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Sei vittima di un reato? Ci pensa Dafne

Anche a Grosseto è stata istituita la rete per il sostegno a chi ha subito un reato. Ecco come accedere al servizio di “Reti territoriali e giustizia riparativa”
La presentazione di Rete Dafne con Simone Stefani, Tania Basilio, Tania Barbi e Marcello Giuntini

GROSSETO. L’obiettivo di “Reti territoriali e giustizia riparativa” è di garantire assistenza legale e psicologica, sulle procedure risarcitorie alle vittime di reati e alle loro famiglie. In sostanza rende possibile l’attivazione di una Rete Dafne anche nel territorio di Grosseto, promosso dalla Regione Toscana e finanziato dal Ministero della Giustizia. Un progetto al quale il Coeso Società della salute dell’area grossetana, dell’Amiata e delle colline metallifere ha aderito e che sarà portato avanti dall’associazione Aleteia, uno dei soggetti fondatori di Rete Dafne Italia che, in accordo con il Ministero della Giustizia, ha l’obiettivo di attuare questa tipologia di servizi.

Per accedervi basta chiamare l’800 777 811 oppure farsi indirizzare dalle dalle forze dell’ordine, dal tribunale, dai servizi sanitari o sociali.

La necessità di tutelare le vittime

«Un servizio aggiuntivo importante – commenta il presidente della SdS Marcello Giuntini – che serve a sostenere le persone vittime di reato che spesso si sentono lasciate sole, pagano le conseguenze di una scarsa assistenza e soffrono della cosiddetta “vittimizzazione secondaria“».

«Si tratta di un servizio che punta a creare una rete inter-istituzionale per accompagnare la persona vittima di o che si sentono vittima di un reato all’interno del sistema di servizi pubblici presenti sul territorio – dice Tania Barbi, direttrice del Coeso Società della Salute – e alla quale tutti i cittadini possono accedere».

Secondo la regione sono temi importanti che diventano anche un punto di riferimento per le vittime per l’accesso chiaro e semplice. «Come Regione stiamo lavorando molto sui temi della giustizia riparativa, partecipando a tutte le possibilità di finanziamento nazionali – dichiara l’assessora alle politiche sociali della Regione Toscana Serena Spinelli – E’ molto importante che i territori riescano ad attivare una rete, tra diversi soggetti e competenze, grazie alla quale le vittime di reato possano ricevere l’assistenza e il supporto necessari, con la possibilità di essere accompagnati anche in percorsi di mediazione con chi ha commesso danno».

Ad erogare il servizio sarà Aleteia, socio fondatore di Rete Dafne Italia che ha fra i suoi obiettivi lo sviluppo su tutto il territorio nazionale di servizi rivolti alle vittime di qualsiasi tipologia di reato, così come indicato dalla Direttiva UE 29/12.

«Siamo molto soddisfatti per l’affidamento che ci è stato fatto dalla Società della Salute Grossetana – commentano il presidente di Aleteia Simone Stefani e la responsabile del progetto Laura Basilio – per la gestione del progetto “Reti territoriali e giustizia riparativa” che rende possibile l’attivazione di una Rete Dafne anche nel territorio di Grosseto, così che ogni persona vittima di reato possa avere il sostegno di cui ha necessità e diritto».

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