GROSSETO. Già vincitore di tre edizioni dei Campionati assoluti d’Italia di salto a ostacoli, con una medaglia d’oro nel 2005, una nel 2009 e una nel 2016, Emilio Bicocchi conquista il podio con un prestigioso secondo posto in questa edizione 2025.
La gara, svoltasi nei giorni scorsi a Cervia, lo ha visto competere conquistando il miglior risultato nella prima prova a tabella C, dove gli errori agli ostacoli si traducono in penalità sul tempo, con 72″57 senza penalità.
Il risultato del campionato assoluto ha anche determinato il podio del campionato interforze individuale: oro per il primo graduato dell’Aeronautica Militare Emilio Bicocchi, argento per l’agente della Polizia di Stato Michael Cristofoletti e bronzo per l’assistente della Polizia di Stato Luca Coata.
Emilio Bicocchi: «Sono nato in sella»
Emilio Bicocchi, classe 1976, inizia ad avvicinarsi all’agonismo da giovanissimo. Una passione quella per i cavalli e per l’equitazione che nasce con lui, frutto di una tradizione di famiglia che lo ha visto crescere con la vocazione per il salto a ostacoli e che lo ha portato ad intraprendere una brillante carriera costellata di importanti successi nella disciplina.
Passione, determinazione, tanto lavoro e una buona dose di umiltà, queste le caratteristiche di chi con i cavalli vuole arrivare a creare un binomio vincente, e Bicocchi queste qualità le possiede tutte.
Una vita dedicata ai cavalli, con chi è sceso in campo per questa edizione?
«Il cavallo si chiama Excaliburg. È uno stallone di nove anni. L’ho preso quando ne aveva sei. Lo alleno da due anni e mezzo. Dopo una carriera giovanile, dall’anno scorso ha iniziato a fare gare più importanti, saltando 1 metro e 60 ai campionati italiani».
Vista la sua esperienza, cosa rende un binomio vincente? Cosa fa davvero la differenza?
«Come tutti gli sport anche il salto a ostacoli richiede una predisposizione naturale. È necessario che ci sia un buon cavallo e che questo sia montato da un bravo cavaliere. L’armonia tra un cavallo di talento e un cavaliere abile è fondamentale. Solo questa sinergia, unita a una meticolosa preparazione tecnica, fisica e agonistica, permette di affrontare le competizioni al massimo del potenziale».
«Una passione iniziata con il nonno»
Una tradizione di famiglia quella dell’equitazione, che cosa si porta dietro oggi degli insegnamenti dei suoi famigliari?
«La passione per i cavalli è iniziata con mio nonno, trasmessa poi a mio padre, che ha gareggiato con successo in competizioni agonistiche di buon livello. Di fatto, sono cresciuto in sella, avendo i cavalli in casa: pensandoci, è difficile datare precisamente il mio inizio, forse è contestuale alla nascita. Pur avendo avuto esperienze formative all’estero, i consigli e gli insegnamenti più preziosi e duraturi provengono dall’esperienza di mio padre».
Quali sono i prossimi appuntamenti in programma per Excaliburg?
«Riprenderemo già dal 2 maggio con il CSI, l’internazionale a quattro stelle a Montefalco. Avremo poi una pausa di due settimane, dopodiché, l’ultima settimana di maggio andremo a Roma Piazza di Siena, uno dei gran premi più famosi al mondo».
