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Sale sull’elisoccorso e si porta dietro i funghi

L’ottantenne fiorentino, ferito per una caduta nei boschi di Montieri, ha voluto che il suo prezioso bottino di funghi lo seguisse anche in pronto soccorso
Un salvataggio con il verricello (foto d'archivio Asl sudest)
Un salvataggio con il verricello (foto d’archivio Asl sudest)

MONTIERI. Aveva rischiato la pelle per quel paniere di funghi e proprio non voleva saperne di abbandonarli nella forra in cui era caduto per cercarli. Così, quando il tecnico del Soccorso alpino si è calato con il verricello per recuperarlo, ha preteso di non abbandonare il suo prezioso bottino.

L’incidente è accaduto nel primo pomeriggio di ieri, 28 settembre, tra le 14 e le 15, nei boschi di Montieri, dove l’uomo, un 80enne originario di Firenze, era andato con un amico a cercare i funghi. Ed è nel fitto della macchia che è caduto procurandosi un trauma cranico

È stato il compagno, non vedendolo tornare, a dare l’allarme e a far scattare le ricerche. Pegaso II si è alzato in volo da Grosseto con il personale sanitario a bordo e il tecnico del soccorso alpino. Difficile la ricerca, dato che nel punto in cui il fungaiolo era caduto non prendeva nemmeno il cellulare, ma per fortuna l’equipaggio è riuscito ad avvistarlo.

Un recupero difficile e pieno di insidie per il 118

L’unico modo per recuperarlo era il verricello, con il quale il soccorritore si è calato, ha imbracato l’uomo e lo ha affidato alle cure del medico a bordo.

È stato a quel punto che l’80enne, prima di essere issato sull’elisoccorso, ha chiesto si poter portare anche il suo prezioso paniere di funghi. Così, al soccorritore non è restato altro che mettersi il cesto a tracolla e issarsi sull’elicottero.

Peraltro la manovra di recupero, un un posto difficile e insidioso come sono i boschi, ha richiesto tutta la perizia del pilota e del personale di bordo, nonché l’abilità di chi si è calato. Da effettuare, inoltre, nel più breve tempo possibile poiché non conoscendo le condizioni del ferito, ogni minuto era prezioso per la sua vita.

Anche in pronto soccorso con i funghi

Con il suo prezioso carico – ferito e funghi – Pegaso II si è diretto al Misericordia di Grosseto, dove l’uomo è stato accolto in pronto soccorso per un sospetto trauma cranico e sottoposto ad accertamenti. Ma anche qui ha voluto che il paniere lo seguisse, in attesa che i familiari si presentassero a recuperarlo.

Alla fine, però, nemmeno un gambo in omaggio all’equipaggio di Pegaso e al personale del pronto soccorso.

E non è nemmeno la prima volta che capita un “ingresso curioso” in pronto soccorso. Una paziente, mesi fa, si è presentata con il suo amatissimo gatto nel trasportino. Non sapeva a chi affidarlo e non voleva lasciarlo solo a casa.

Comprensibile. Del resto in alcuni reparti del Misericordia, si fa pet therapy e la compagnia degli animali è ammessa. 

 

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