Furto in Duomo, il vescovo: «Riporta la refurtiva, ti aiuto io» | MaremmaOggi Skip to content

Furto in Duomo, il vescovo: «Riporta la refurtiva, ti aiuto io»

Spaccato il vetro di una delle due teche ai lati dell’altare della Madonna delle Grazie e rubati alcuni ex voto: l’appello al ladro di monsignor Giovanni Roncari
La teca spaccata

GROSSETO. Raid, questa mattina, nella cattedrale di Grosseto. Pochi minuti prima delle 8 un uomo, con cappello, mascherina, occhiali da sole e guanti, si è introdotto nel Duomo aperto da poco e si è diretto verso la cappella della Madonna delle Grazie, lungo la navata sinistra. Dall’altare ha preso uno dei candelieri in ottone, vi ha tolto la candela e col punteruolo che serve per fissarla, ha spaccato il vetro della teca di sinistra dove sono conservati gli ex voto che, nel corso del tempo, la gente ha offerto alla Madonna in segno di gratitudine per una grazia ricevuta attraverso la sua intercessione.

Ripreso dalle telecamere di videosorveglianza

Tutto è avvenuto in pochissimo tempo. Il custode, che si trovava in sacrestia, dal monitor collegato alle telecamere di sorveglianza, ha visto la scena, si è precipitato immediatamente in cattedrale, ma l’uomo, gettando a terra il candeliere, è fuggito. Una volta fuori, ha imbracciato una bicicletta e si è dileguato dal vicolo del Duomo.

Nel frattempo era già scattato l’allarme.

In piazza c’erano anche tre agenti della municipale in borghese, che, accortisi della situazione, si sono messi a inseguire l’uomo sia dal vicolo del duomo, che da via Garibaldi, ma il ladro, con la bicicletta, ha preso il chiasso degli Zuavi facendo perdere le proprie tracce.

La teca spaccata

Il timore è che il furto fosse stato ben studiato, dal momento che l’uomo si era aggirato in cattedrale già nei giorni scorsi. Aveva colpito il suo abbigliamento: nonostante le temperature non fredde, entrava sempre con cappello di lana, guanti, occhiali, oltre alla mascherina di per sé obbligatoria. Lo stesso abbigliamento di questa mattina quando ha messo a segno il furto.

Sul posto sono giunti i carabinieri per i rilievi.

Inutile dire che la vicenda ha creato sgomento sia per l’episodio nel suo complesso, sia per il valore non tanto veniale (i pezzi portati via saranno tre o quattro, difficile stabilirne il valore) quanto devozionale degli ex voto. Tanto più adesso che la Chiesa di Grosseto si accinge a vivere la novena per la festa annuale della Madonna delle Grazie, che quest’anno sarà celebrata domenica 1 maggio.

L’appello del vescovo

Il vescovo Giovanni, che si trova da oggi in famiglia per qualche giorno di riposo, è stato raggiunto dalla notizia del furto in cattedrale e ha manifestato il suo profondo rammarico

«Non sono mai episodi  piacevoli – commenta – indipendentemente dal valore di ciò che viene portato via, resta soprattutto lo sfregio alla pietà popolare che c’è dietro quegli oggetti ex voto. Una comunità si costruisce anche attraverso piccoli segni, come lo erano quelli, che da decenni si trovano ai lati del quadro della Madonna, a testimoniare la devozione di un popolo. A chi si è macchiato di questo gesto lancio un appello: riporta indietro quanto hai preso e se hai bisogno di un aiuto, la Chiesa c’è per accoglierti nel nome di Gesù risorto. Non è rubando che risolverai i tuoi problemi».

 

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati