Riva del Sole, divieti di accesso e polemiche | MaremmaOggi Skip to content

Riva del Sole, divieti di accesso e polemiche

Se lo chiede l’ex sindaco Dario Viti, su quello che sta diventando a Castiglione un progetto futuristico nato negli anni Sessanta
L'ingresso al villaggio turistico di Riva del Sole
L’ingresso di Riva del Sole

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. La polemica corre sui social, e a far discutere a Castiglione della Pescaia è il villaggio svedese di Riva del Sole.

Nato il 16 marzo del 1958, quel progetto utopistico voluto dall’allora amministrazione e il sindaco Otello Carraresi, aprì ufficialmente i battenti: fu subito battezzato come un volano di sviluppo, un incentivo al turismo internazionale e soprattutto una convenzione che avrebbe portato lavoro a tanti castiglionesi.

L’accordo fu redatto fra il sindacato dei lavoratori svedese, il Reso (associazione cooperativa per l’organizzazione di viaggi e vacanze popolari con sede a Stoccolma) e appunto il comune di Castiglione, dando in concessione per 99 anni il terreno, la pineta e lo sbocco al mare.

Proprio il sindacato svedese aveva visto in quel pezzo di litorale maremmano il luogo adatto per portarci tanti cittadini, anche malati, per respirare aria buona e godere del sole.

E la comunità castiglionese si è “incrociata” con quella scandinava, formando numerose famiglie.

Negli anni la struttura di Riva del Sole ha subito mote modifiche, con l’avallo dei vari sindaci che si sono succeduti e molte migliorie, soprattutto a livello infrastrutturale.

Ci sono state però anche le conseguenze dovute al cambiamento delle abitudini e anche del lavoro, con un drastico ridimensionamento: in passato Riva del Sole, per tanti mesi, teneva occupate anche 400 persone, oggi all’incirca la metà.

La polemica di Viti

A sollevare molti dubbi su quello che sta succedendo da ormai qualche anno, è stato l’ex sindaco Dario Viti, che andando a passeggiare proprio a Riva del Sole, si è trovato di fronte a cartelli di divieto e parcheggi negati.

«A memoria d’uomo da quando esiste Riva del Sole tutti hanno potuto accedere alla parte cosiddetta pubblica – ha scritto Viti – mi riferisco al piazzale delle bandiere, al viale fino al bar Riva, fino alla spiaggia, e al bar ristorante, in particolare. Ebbene ora non è più così, all’interno di queste aree aleggia il deserto, campeggia su tutto il divieto di sosta e di accesso, con esclusione dei soli clienti delle strutture ricettive».

L’ex sindaco Viti porge l’accento su quello che potrebbe diventare Riva del Sole

«Per tombare così un villaggio occorre un progetto ben definito – ha aggiunto – che sappia convogliare, organizzare i fruitori, in particolare per la sopravvivenza delle attività commerciali che, in questo modo, sono condannate a morire economicamente o ad abbandonare i locali».

«Qualcuno dovrebbe spiegare il perché di una simile sciagurata scelta, e se è legalmente possibile attuarla – dice ancora Viti – Ho potuto raccogliere le lamentele ampiamente giustificate degli esercenti commerciali che, giustamente, denunciano un mancato introito per totale assenza di pubblico, come è avvenuto nei ponti festivi visto che il paese di Castiglione era pieno di turisti mentre a Riva del Sole c’era il vuoto assoluto».

Problemi che riguarderebbero anche il personale

«Anche il personale è stressato, demotivato, ammalato – ha aggiunto l’ex sindaco – e sta pian piano lasciando il lavoro. Quel lavoro che nello spirito e nello scritto della convenzione doveva essere riservato prioritariamente ai castiglionesi ed alle imprese locali, che oggi sembrano essere praticamente sparite».

 

 

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