GROSSETO. Il condominio Quadrifoglio è un grosso edificio che si trova fra via Santerno, via Cassino e via Legnano. Siamo nella zona del Cottolengo, dietro a via Scansanese. Nel condominio ci sono attività molto conosciute (bar Galli e Lello Fiori, solo per fare 2 esempi) ma, soprattutto, ci vivono moltissime famiglie. E queste ultime, insieme ad altre della zona e ai gestori delle attività hanno preso carta e penna e hanno scritto al prefetto, al questore, al comandante provinciale dei carabinieri e al sindaco. Sotto alla lettera ci sono 103 firme.
Sono esasperati, i residenti, da quanto accade, spesso di notte, nella zona: risse, danneggiamenti, disturbo della quiete pubblica. E individuano nel Faq, locale che si trova a due passi dal condominio, nel piazzale in fondo a via Legnano, il “responsabile” del problema. Locale che, peraltro, di recente è stato chiuso due volte dal questore. Anche se i problemi sono avvenuti all’esterno e non dentro, dove ci sono gli addetti alla sicurezza.
Dopo la seconda chiusura, per 15 giorni, il titolare, Aldo Giuliani, ha rilasciato un’intervista a MaremmaOggi. (CLICCA QUI PER LEGGERLA)
I residenti chiedono più controlli e più telecamere. Ma chiedono anche di valutare l’ipotesi di chiudere il locale in modo definitivo.

La lettera dei residenti del condominio il Quadrifoglio
«La presente – scrivono – rappresenta un appello formale e urgente, supportato da fatti documentati e da ampia copertura giornalistica. Il condominio “Il Quadrifoglio” denuncia con forza quanto segue:
Il nostro condominio, cosi come l’intera zona circostante, è divenuto teatro di atti vandalici e comportamenti incivili, attribuibili agli avventori del “Faq”.
Da troppo tempo, e con particolare intensificazione nei fine settimana, i residenti del nostro complesso abitativo si trovano a fronteggiare una situazione di gravissimo degrado urbano e costante pericolo, a causa dei comportamenti incivili – spesso violenti – di giovani e giovanissimi frequentatori del locale notturno “Faq”, sito a pochissima distanza dalle nostre abitazioni.
I fatti sono documentati da numerose notizie di cronaca locale (tra cui gli articoli pubblicati in data 26 febbraio, 2 aprile e 13 aprile 2025), che riportano episodi ricorrenti e preoccupanti, tra cui:
- Episodi di violenza di estrema gravità, coinvolgenti anche minorenni e soggetti pregiudicati, come rilevato dalla questura;
- risse e comportamenti violenti, spesso sotto l’effetto di alcol e altre sostanze, che generano un costante senso di insicurezza tra i residenti, mettendo a rischio la loro tranquillità e il loro benessere;
- risse e comportamenti violenti, verificatesi anche all’interno del locale stesso (come confermato da interventi della polizia e dal provvedimento di chiusura temporanea disposto dalla questura);
- disturbo reiterato alla quiete pubblica, con schiamazzi, urla e musica ad alto volume protratti fino a tarda notte;
- imbrattamenti e atti osceni, con abbandono di lattine e bottiglie rotte – potenzialmente pericolose – nei pressi degli ingressi condominiali, oltre a urina ed escrementi lasciati regolarmente ogni fine settimana nei pressi delle abitazioni e nelle corsie garage del condominio;
- danneggiamenti a beni privati e comuni, come portoni, citofoni e veicoli parcheggiati;
- atti vandalici gravi, come il furto e lo svuotamento degli estintori all’interno delle corsie garage condominiali;
- occupazione indebita degli spazi condominiali, utilizzati abusivamente da estranei per consumare alcolici od occultarsi per fare uso di sostanze stupefacenti, creando un ambiente di degrado e pericolo per i residenti».
«Tali situazioni – si legge ancora nella lettera – non solo ledono la tranquillità e la sicurezza dei condomini, ma compromettono la vivibilità dell’intero quartiere, creando un clima di paura, esasperazione e sfiducia nelle istituzioni».
«Tutto ciò avviene a ridosso di abitazioni in cui risiedono famiglie con bambini, anziani e lavoratori».
«L’insieme costituisce un chiaro fallimento nella tutela dell’ordine pubblico e della vivibilità urbana, oltre a esporre i cittadini a potenziali pericoli fisici e sanitari».
«Nonostante le chiusure temporanee disposte dalla polizia per 7 giorni (dall’1 al 7 aprile) – di cui comprendiamo pienamente il senso e l’urgenza – la situazione non ha visto miglioramenti duraturi. Alla riapertura del locale, gli stessi episodi si sono ripresentati, segno che i provvedimenti attuati fino ad ora non sono stati sufficienti a tutelare l’ordine pubblico e i diritti dei cittadini residenti».
I residenti chiedono più controlli, ma anche di valutare la chiusura del Faq
«Alla luce della gravità dei fatti e della reiterazione dei comportamenti illeciti, chiediamo formalmente:
- Un rafforzamento dei controlli nelle ore notturne: chiediamo un incremento dei pattugliamenti da parte delle forze dell’ordine, in particolare durante le ore notturne, per prevenire atti di vandalismo nei pressi del “Faq” e garantire la sicurezza dei residenti tramite un presidio preventivo della zona compresa tra via Legnano, via Santerno, via Cassino.
- Installazione di telecamere di sorveglianza, per monitorare la zona e rilevare eventuali notizie di reato
- Valutazione circa l’adozione di provvedimenti amministrativi ex art. 100 Tulps (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) ovvero la chiusura temporanea o definitiva del locale “Faq”, qualora si confermasse – come già ampiamente documentato – che esso rappresenta un luogo di aggregazione per soggetti dediti a reati, turbamento della quiete pubblica e danneggiamenti.
- Alla luce del fitto che gli episodi di violenza e degrado si sono ripetuti anche dopo la sospensione temporanea già disposta dalla questura, si chiede inoltre di valutare la revoca definitiva della licenza, come previsto dalla normativa vigente, nei casi in cui l’attività continui a costituire un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini».
«Chiediamo un intervento tempestivo e deciso da parte delle autorità competenti perché i residenti del condominio “Il Quadrifoglio” e delle zone circostanti hanno diritto a vivere in un ambiente sicuro e rispettoso delle regole, e la responsabilità di garantire questo diritto spetta a chi ha il dovere di tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico».
«Riteniamo che il continuo inasprirsi della situazione, se non affrontato con decisione, possa sfociare in problematiche ancora più gravi, mettendo a rischio la qualità della vita dei cittadini e la sicurezza di tutta la zona. Vi chiediamo quindi di considerare seriamente le nostre richieste e di intervenire prontamente».
Giuliani: «Bene le telecamere, ma il locale non ha responsabilità»
Tra i residenti nel condominio e Aldo Giuliani, proprietario del Faq, non ci sono mai stati incontri.
«È capitato soltanto una volta, all’inizio dell’anno – spiega Giuliani – che un condomino è venuto a dirmi che, a differenza degli anni passati, la sera prima aveva sentito la musica da casa sua. Ho verificato ed effettivamente c’era stato un problema con i settaggi che non erano tarati nella maniera giusta. Ho sistemato l’apparecchio e risolto il problema perché quello potevo risolverlo».
Incontri invece ci sono stati con i responsabili del supermercato e con quelli di altre attività della zona.
«Anch’io, come i condomini del Quadrifoglio – dice il proprietario del Faq – ho chiesto che venissero installate telecamere di videosorveglianza in questa zona. Ho sempre collaborato con tutti ma ovviamente non posso gestire quello che succede fuori dal locale».
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