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Risarcita dalle Poste dopo vent’anni

La donna ha vinto la causa davanti al giudice di pace, la vicenda riguardava dei buoni fruttiferi postali: rimborsati 2500 euro
Nel riquadro, Giorgio Romualdi, presidente di Federconsumatori

ORBETELLO. Ci sono voluti oltre vent’anni, ma alla fine una donna associata a Federconsumatori, ha vinto la causa davanti al Giudice di Pace di Grosseto, che ha condannato Poste italiane a rimborsagli dei buoni fruttiferi. Un valore di 2500 euro, più le spese sostenute in tutto questo tempo.

«La vicenda è durata oltre vent’anni, iniziata nel 2001 – racconta Giorgio Romualdi, presidente provinciale di Federconsumatori– e il Giudice di Pace ha fatto proprie le osservazioni dell’Arbitro bancario finanziario, che ha accolto la richiesta della nostra associata a Federconsumatori, residente ad Orbetello, condannando così Poste italiane a liquidare gli importi dovuti per due titoli della serie AF».

Applicate le condizioni originarie

I titoli in questione, acquistati nel 2001 con tagli da lire 500 mila lire, avrebbero dovuto raddoppiare dopo 9 anni e 6 mesi, e triplicare dopo 14 anni. Poste Italiane aveva operato però la prescrizione, ritenendo di poterli riferire a un’altra serie sostitutiva AA2, con scadenza a 7 anni e prescrizione decennale dalla scadenza, istituita con un decreto ministeriale del 2001.

L’Arbitro Bancario ha però osservato che sul retro dei titoli l’indicazione della “serie AF” con il relativo rendimento, risultava barrato a penna, senza l’aggiunta né della dicitura “serie AA2”, di conseguenza nemmeno di condizioni economiche appartenenti a quest’ultima categoria di titoli o di un timbro dell’ufficio. 

In presenza unicamente della cancellazione a penna della dicitura della “serie AF” e delle corrispondenti condizioni economiche e in assenza di riferimenti alla “serie AA2”, restavano dunque applicate le condizioni originariamente previste sul buono relative alla “serie AF”.

I consigli di Federconsumatori

«Tutto questo ha comportato per la ricorrente – ha concluso Romualdi – il diritto al rimborso di quanto spettante, secondo le condizioni economiche previste originariamente per i BPF della serie “AF”. La signora, con il supporto di Federconsumatori Grosseto e con l’assistenza degli avvocati Emanuela Raponi e Francesca Frosini, si è rivolta al Giudice di Pace che ha confermato le conclusioni dell’Arbitro bancario e finanziario, condannando Poste al rimborso dei titoli per 2.500 euro, così come originariamente previsto ed al rimborso delle spese sostenute».

Federconsumatori raccomanda ai sottoscrittori dei Buoni fruttiferi postali di prestare attenzione, sia per le nuove che per le precedenti emissioni, se sui buoni vengono apportate modifiche a penna o con eventuali timbri.

I consulenti di Federconsumatori sono disponibili per una prima consulenza gratuita su tutti i temi del consumerismo (energia, telefonia truffe on linee, finanza), chiamando i nostri uffici di Grosseto e Follonica ai seguenti recapiti. Telefono: 0564459214/3890905246 o scrivendo a fct.grosseto@federconsumatoritoscana.it, fct.follonica@federconsumatoritoscana.it

 

 

 

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