Rifiuti per strada, il sindaco: «Colpa della sinistra e di Sei Toscana» Skip to content

Rifiuti per strada, il sindaco: «Colpa della sinistra e di Sei Toscana»

Vivarelli Colonna all’attacco del gestore: «Prendono i soldi ma non riescono ad ottemperare ai doveri». Termine: «Il Comune controlli»
Rifiuti fuori dai cassonetti e il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna
Rifiuti fuori dai cassonetti e il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna

GROSSETO. Lo scontro è forte.

Con un video su Facebook il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna entra a gamba tesa su Sei Toscana per gli abbandoni dei rifiuti. E annuncia una relazione-denuncia all’Ato (ambito territoriale ottimale, ndr).

«Sei Toscana è il gestore del servizio nato nel 2013 dalla spartizione del territorio in macroaree voluto dalla sinistra. Il Comune non eroga il servizio di raccolta dei rifiuti, non ne siamo responsabili. State suonando al campanello sbagliato per protestare. E quando a noi arrivano le segnalazioni, non facciamo altro che girarle a loro».

Eppure il problema è serio, tanto che dallo scorso gennaio sono triplicate le segnalazioni di rifiuti abbandonati.

E il sindaco aggiunge che Sei Toscana sta facendo il 30% in meno dello spazzamento pattuito. «Lo hanno verificato i nostri ispettori. Avete pagato per avere 100 e avete avuto 70. Questo è anche un danno d’immagine importante per il Comune».

«Un tema che va trattato con la massima chiarezza e trasparenza per sgomberare il campo da equivoci ed evitare di trascinare il Comune in responsabilità non sue. È certamente importante che anche noi siamo messi a conoscenza dei vari disservizi ma attenzione! Il Comune non è l’ente che eroga il servizio di raccolta rifiuti! Nel 2013 Sei Toscana ha vinto una gara d’appalto predisposta proprio dall’Ato e, a tutt’oggi, sembra ancora non riuscire ad ottemperare ai suoi doveri».

«Come Comune, peraltro, non possiamo affidare alcuni servizi ad altri operatori, perché pagheremmo delle penali».

«Ci riserviamo di fare ogni azione a tutela del territorio. In questi anni abbiamo tentato la strada del dialogo, ma evidentemente non c’è volontà di risolvere i problemi».

 

Sei Toscana, il gestore unico di Grosseto, Siena, Arezzo e Val di Cornia

Sei Toscana, di fatto, racchiude le società che, in questo vasto territorio, erogavano prima il servizio a Grosseto, Siena, Arezzo e nei sei Comuni della Val di Cornia e cioè

  • A.I.S.A. SpA
  • Cooplat Soc. Coop.
  • Coseca SpA
  • C.R.C.M. Srl
  • CSAI SpA
  • Ecolat Srl
  • Etambiente SpA
  • Iren Ambiente Toscana SpA
  • La Castelnuovese Soc. Coop.
  • Revet SpA
  • Siena Ambiente SpA 
  • Unieco Soc. Coop.

Il territorio servito da Sei Toscana è quello della Toscana del Sud e copre circa la metà dell’intera superficie regionale, racchiudendo 104 comuni (35 aretini, 28 grossetani, 6 livornesi e 35 senesi). 

È attiva dal primo gennaio 2014 e i servizi sono regolati da un contratto per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani firmato con ATO Toscana Sud in data 28/03/2013.

Il contratto prevede che ci siano dei servizi base

  • Raccolta stradale
  • Raccolta domiciliare
  • Raccolta utenze non domestiche
  • Lavaggio contenitori
  • Spazzamento e lavaggio strade
  • Gestione strutture di supporto ai servizi raccolta

Accanto a questi ci sono un lungo elenco di servizi aggiuntivi, che i Comuni possono chiedere, chiaramente con un costo: si va dalla raccolta delle foglie, agli inerti domestici, fino anche alla pulizia delle spiagge.

Ma anche i servizi base sono regolati in accordo con il Comune: numero di postazioni, frequenza di svuotamento, spazzamento. Alla fine dalla Tari deve arrivare la copertura completo dei costi del servizio (quelli dovuti al gestore, comprensivi dell’utile, ma anche quelli che ha il Comune). 

Un equilibrio che, a Grosseto, è saltato da tempo. Il disastro è sotto agli occhi di tutti. Altrove funziona un po’ meglio, ma forse anche le dimensioni delle aree da servire e il numero di utenti incidono. Certo è che una soluzione andrà trovata.

Giacomo Termine: «I controlli spettano ai Comuni»

Giacomo Termine, segretario provinciale del Pd, replica a Vivarelli Colonna.

«I problemi sono il pane quotidiano per un sindaco, si possono affrontare, evitare, rimandare, ma restano sempre problemi (se reali) per i cittadini. La questione dei rifiuti, lo smaltimento e la più complessiva gestione è difficile da schivare perché è parte dei compiti di regolamentazione dei Comuni. L’aria che puzza pervade la città, non è solo a causa dei cassonetti maleodoranti, ha altre origini che un sindaco dovrebbe sapere».

«L’affidamento ad una società privata, Sei Toscana, non libera, infatti, il Comune di Grosseto dalle proprie (e giuste) responsabilità e non lo svuota del suo ruolo. Tutti i regolamenti e le programmazioni connesse ai rifiuti di competenza comunale nascono per tutelare i cittadini a partire anche dal “semplice” svuotamento dei cassonetti».

«Grosseto ha un assessorato che se ne occupa e uffici deputati. Qualcosa non va se deve nascere un comitato di cittadini contro le emanazioni maleodoranti che da anni invadono la città. Qualcosa non va da tempo se la raccolta non viene fatta in maniera efficiente ed efficace».

«Se le cose non vanno, qualcosa o qualcuno non funziona. L’assessore? Il sindaco? Il sindaco non si può sostituire fino alle prossime elezioni, ma l’assessore sì. Il sindaco, invece, di fronte alle critiche risponde ai cittadini spostandosi di lato e cercando di dare la responsabilità a Sei Toscana, tutta la responsabilità. Lo fa con 2 minuti e 45 di video farneticante, talmente assurdo da renderlo incredibile».

«Lo invito a risparmiare la batteria del suo telefono, a chiamare a colloquio la sua assessora Simona Petrucci e farsi ricordare i compiti dei Comuni in materia di rifiuti perché lei dovrebbe saperli a memoria. Il servizio di raccolta dei rifiuti viene deciso dal comune e comunicato a Sei Toscana, il quale Comune ha l’onere anche di controllare che il servizio stesso venga svolto come stabilito. Altrimenti a cosa serve l’amministrazione comunale? Solo ad inviare i bollettini per il pagamento della Tari?»

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