Rifiuti, un servizio che non va. Nonostante la Tari | MaremmaOggi Skip to content

Rifiuti, un servizio che non va. Nonostante la Tari

Un divano abbandonato in centro, cassonetti stracolmi, etichette finite, postazioni diverse in pochi metri: si paga per l’inefficienza
Un divano abbandonato in centro, cassonetti stracolmi, etichette finite, postazioni diverse in pochi metri: si paga per l'inefficienza
Il divano abbandonato in centro storico

GROSSETO. Un comodo divano in centro storico, appoggiato lì, accanto alla postazione dei rifiuti. Quella tecnologica con la vocina che ti parla. E magari, già che c’è, potrebbe anche avvertire gli operatori di Sei: «Venite che qui la spazzatura trabocca». Ma è evidente che non lo fa. Oppure lo fa e Sei non ha gli operatori da mandare: perché le tasse le pretendono con le scadenze precise, ma il servizio si garantisce quando si può…

Succede in un sabato mattina torrido di estate.

Proprio nella settimana in cui alle famiglie è arrivata la Tari, con quel numero “totale da pagare” che, in un attimo, ha fatto capire a tutti la profonda differenza fra le tante parole spese e, appunto, i numeri. Alzi la mano qualcuno a cui è arrivato qualcosa in meno dell’anno scorso e non invece un sostanzioso ritocco verso l’alto…

Postazione piena e senza etichette

Chi scrive, quindi lo abbiamo testato di persona, esce di casa con il suo sacchetto della spazzatura, dirigendosi alla postazione “intelligente”, la chiamano così, di via Palestro, proprio alle spalle dell’ufficio tributi del Comune.

Il divano è lì, senza sopra un numero di riferimento, appoggiato e via. Per fortuna le telecamere, sempre che qualcuno abbia tempo e voglia di guardarle, dovrebbero aver ripreso tutto. Le multe sono salate.

Con la nostra “6Card” appoggiamo il sacchetto, scegliamo il tipo di rifiuto. Poi attendiamo, invano, l’etichetta da attaccare, ma sono finite. Nessuno ha sostituito il rullo. Vabbè, proviamo lo stesso a gettare il sacchetto, ma i cassonetti “intelligenti” sono tutti stracolmi. Nessuno è passato a svuotarli. Nessuno che faccia servizio di sabato mattina.

I cassonetti stracolmi
I cassonetti stracolmi

Per non lasciarlo fuori il cittadino coscienzioso va a cercare un’altra postazione. Ma non è detto che tutti lo facciano. O che magari lo possano fare: pensate ad un anziano che, con queste temperature, debba mettersi a fare la caccia al cassonetto disponibile in mezzo centro storico.

Comunque in via Saffi, accanto al carcere, per motivi difficili da capire ci sono ancora le postazioni vecchie, libere. A cento metri dalle altre, due sistemi diversi in pochi passi. Lo stesso in fondo a via Saffi, a due passi da piazza del Sale. Ma non via Garibaldi. Insomma, un mosaico di soluzioni, un caos semi organizzato.

Anche qui i cassonetti sono pieni, ma sono di quelli grossi, in qualche modo il sacchetto entra. La speranza è che non resti lì tutto il fine settimana. Controlleremo.

 

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