GROSSETO. È nata il 31 gennaio 2009, ha 14 anni, si chiama Rachele Perna. Segno zodiacale Acquario, rappresentato dalla donna che trasporta l’acqua. Quel liquido Rachele lo ha preso sulle spalle e versato sul ring dove è diventato torrente vigoroso capace di superare gli ostacoli, che lo separano dal mare. Rachele indossa i guantoni da boxe da quando aveva 10 anni, cioè da quando suo padre l’ha portata alla Fight Gym dove ha conosciuto il quadrato con le corde, sgranando gli occhi. Un gioco. Tuttavia quel lampo naturale non sfugge alla esperienza dei maestri. Ma arriva il freno del Covid.
Da 4 anni sul ring
Grazie alla concessione di permessi leciti, Rachele può allenarsi costantemente passando al contatto pieno e successivamente all’agonismo. Ha 13 anni. Il destino l’aspetta al varco. Con l’esordio a due passi, subisce un grave infortunio alla tibia, che la ferma per l’intervento chirurgico e annessa riabilitazione di sei, interminabili, mesi.
Sotto il controllo dei maestri Raffaele D’Amico, Giulio Bovicelli e la maestra Emanuela Pantani, si allena duramente per le fasi regionali da dove accede ai campionati italiani conquistando l’oro. Il torrente scorre.
Viene convocata presso il centro federale di Assisi in nazionale. Con la maglia azzurra partecipa ad un torneo con Kazakistan, Polonia e Spagna, si prende il primo posto, classificandosi come miglior pugile del torneo. Adesso si prepara per i prossimi campionati europei Juniores, che si svolgeranno in Slovenia dal 17 al 25 agosto nella categoria dei 57 chilogrammi. Campionati che si giocano sulle 3 riprese di un minuto e mezzo ciascuna.
In nazionale sventolando il tricolore e la Maremma
«Indossare la maglia azzurra è semplicemente bello – spiega Rachele – in pratica sono riuscita a realizzare un sogno iniziato un attimo dopo essere salita per la prima volta sul ring. Ho sempre voluto vestirmi d’azzurro, l’ho inseguito senza mai cambiare obiettivo, senza mollare un millimetro. Le mie idee sono sempre state semplici e chiare. Adesso faccio parte della Nazionale. Siamo in 8, tutte sullo stesso livello. Rappresento la Toscana sventolando il tricolore e la Maremma. Sono orgogliosa di questo».
Rachele non trasporta solo acqua, distribuisce gioia e carattere.
«Sono sempre stata stimolata ad andare oltre, a migliorare, ad avanzare senza limiti – riprende – sono fatta così. Sul ring o nella vita di ogni giorno non faccio differenze, guardo avanti senza abbassare la testa. In Slovenia voglio dare il massimo senza pormi traguardi prestabiliti. Emozionata? Non sarai umana se non provassi eccitazioni varie. L’unica differenza che noto è che dormo meno del solito».
A 14 anni si deve curare anche la scuola, poi ci sono gli amici.
«A scuola vado bene, mi sono iscritta al primo anno del commerciale sportivo. Gli amici mi sopportano e supportano, mi sono vicini dandomi coraggio e spinta. E non li voglio deludere. Adesso andrò in ritiro ad Assisi al centro federale Schoolgirl, un ambiente che conosco molto bene, poi 9 agosto volerò in Slovenia. Incrociamo le dita».
Alla Fight Gym si respira aria di grande soddisfazione e ottimismo. Le parole sono di Amedeo Raffi, il presidente: «Rachele possiede le naturali doti per fare boxe, su di lei ci abbiamo sempre creduto. Col tempo è cresciuta tecnicamente e caratterialmente. È giovanissima ma può lievitare ancora».
