GROSSETO. La terapia psicologica è un passo fondamentale per risolvere quello che ci ha turbato a fondo nella vita. Ma non sempre è accessibile per tutti: proprio per questo anche a Grosseto è attivo lo psicologo di base all’Asl. Fra Abbadia San Salvatore, Arezzo e Grosseto i pazienti sono già 173. 

«L’attività della psicologia di base – dichiara Margherita Papa, direttrice area dipartimentale Psicologia di Asl Tse – è rivolta ai cittadini in un’ottica di prevenzione dei disturbi psichici e psicosomatici, nell’ottica di affrontare la salute come un concetto globale di benessere della persona».

Il bilancio dei primi tre mesi 

Allo psicologo di base si può accedere dopo una visita dal proprio medico di medicina generale o pediatra. Il professionista rilascia una richiesta in carta libera con la quale si può contattare direttamente lo specialista per il primo appuntamento.

I motivi per cui le persone si rivolgono allo psicologo sono molti, fra cui le difficoltà legate al ciclo di vita, perdite, lutti, separazioni, malattie e cronicità, eventi stressanti sul lavoro, difficoltà legate all’ambiente scolastico, tematiche relazionali del rapporto genitori-figli, tendenza ad esprimere il disagio attraverso somatizzazioni o con comportamenti a rischio e stili di vita non salutari sono alcuni dei processi che prevedono la possibilità di attivare lo psicologo di base.

Il numero di cittadini che si sono rivolti al servizio sono stati 173 – 47 in provincia di Arezzo, 54 a Grosseto e 72 a Siena. Di questi solo 9, 3 ad Arezzo, 2 a Grosseto e 4 a Siena, hanno avuto bisogno di continuare la terapia.

«I primi risultati della sperimentazione, a maggio 2025, ci dicono che la funzione di intercettazione precoce e di risoluzione attraverso consulenze brevi ha funzionato in un’ampia percentuale dei casi – dice Papa – Rileviamo una buona adesione al progetto da parte dei cittadini, un atteggiamento favorevole da parte dei medici e pediatri ed una efficacia nell’obiettivo di prendere in carico e risolvere precocemente le situazioni a rischio. Gli psicologi di base hanno anche partecipato a gruppi di sostegno rivolti alla popolazione e a iniziative di educazione alla salute, in un’ottica di psicologia di comunità».