PRATA. La petizione per riportare l’ufficio postale nella frazione è arrivata all’attenzione di Poste Italiane, ma nulla ancora sembra essersi messo concretamente in moto. Tranne il generatore del camper che, dal 9 agosto, sostituisce l’ufficio.
Infatti, dal 18 aprile il fondo dove avevano sede le Poste, è chiuso: è crollata infatti una parte di tetto. Da quel giorno il paese non ha più avuto certezze sul ritorno dell’ufficio in un immobile. Con la petizione il consiglio di frazione mira a farlo tornare, anche in altra sede, chiedendo a Poste degli aggiornamenti su come si stia mobilitando. Novità e certezze però tardano ad arrivare.
Dopo l’invio delle 208 firme alle caselle due postali messe a disposizione dell’azienda, ancora nessuno dal consiglio ha avuto una risposta certa. Qualcuno si aspettava fossero di più. Sarebbe comunque stato difficile fare molto di meglio nei due giorni in cui era possibile firmare: a dimostrazione che l’ufficio serve una zona più ampia, ci sono comunque state anche sottoscrizioni di persone non residenti a Prata (circa 1/3 del totale).
Il sopralluogo dei dirigenti a Prata
A Sassofortino il camper se ne andrà a breve

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