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Il Pd a gamba tesa: «Sicurezza, la maggioranza ha fallito»

Il gruppo consiliare critica il sindaco e propone una commissione che analizzi le criticità emerse in città
I vigili urbani in piazza Mensini
Vigili urbani in centro

GROSSETO. C’è un allarme sicurezza in città. Su due fronti: la malamovida in centro, ma anche lo spaccio e il gran numero di furti, nelle abitazioni e nelle aziende. Per questo la prefettura ha convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Un appuntamento già fissato, ma al quale è stato aggiunto il punto specifico sui problemi in città.

E interviene anche l’opposizione, con un comunicato del gruppo consiliare del Partito Democratico.

Il Pd: maggioranza in difficoltà sulla sicurezza

«Sulla sicurezza – scrivono – questa maggioranza è in palese difficoltà per questo chiediamo a gran voce un incontro con il prefetto; un’opposizione, che rappresenta una parte importante della città, deve assumersi il dovere di dare il proprio contributo di idee e proposte ed avvalersi del diritto di essere ascoltata».

«Così il gruppo consiliare Pd pone la questione di ordine pubblico non solamente per gli eventi del centro storico, ma per le molte criticità presenti in città e nelle frazioni».

«Questa situazione, oramai fuori controllo, il sindaco non riesce ad arginarla, ha puntato tutto sulla sicurezza, per lo più strumentalizzandola e oggi, dopo sei anni, si è trovato con un pugno di mosche in mano.
Il fallimento sta proprio nel non aver compreso un disagio giovanile che scade in azioni delinquenziali e non aver accompagnato a quelle azioni deterrenti come l’installazione delle telecamere azioni di controllo preventivo, azioni sociali e quelle contro il degrado dei quartieri».

«Il tema delle politiche giovanili, ad oggi, è portato avanti unicamente da associazioni che con un lavoro straordinario, si spendono giornalmente ma tutto questo però non può bastare».

«Vogliamo e dobbiamo come gruppo consiliare dare il nostro contributo e lo vogliamo fare aiutando a capire con il prefetto quali siano le azioni da perseguire».

«L’amministrazione si trova in netta difficoltà, nonostante i numerosi proclami del sindaco fatti nell’ultimo mese promettendo di risolvere il problema aumentando i controlli con l’ausilio di operatori di strada per una campagna di sensibilizzazione, la situazione sta peggiorando di giorno in giorno».

«La speranza è quella che il sindaco, resosi conto del suo fallimento e delle contraddizioni sul tema della sicurezza, dopo le mille promesse in campagna elettorale, metta a disposizione delle autorità competenti la collaborazione dell’intero consiglio comunale; è finito il tempo degli assessorati alla sicurezza».

«Il prefetto, che rappresenta l’autorità provinciale di pubblica sicurezza e presiede il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, è chiamato ad una paziente attività di mediazione sociale, di tessitura. Tra queste il confronto con le altre autorità locali per definire, in ciascun territorio, efficaci modelli di prevenzione e intervento, adeguati alle specificità dei singoli contesti e noi su questo terreno, come gruppo consiliare, ci vogliamo muovere».

Controlli anche nelle ore notturne

«Le azioni immediate oltre al presidio capillare del centro storico da parte delle forze dell’ordine, devono vedere il personale del corpo di polizia locale, vigilare sulle Mura anche nelle ore notturne».

«Grosseto non può farsi tenere in scacco da un gruppo di ragazzi che per divertimento o noia delinquono, ma per questo proponiamo anche un progetto di più ampio respiro, come l’istituzione di una commissione all’interno del consiglio comunale finalizzata, attraverso un lavoro preciso e puntuale, a veicolare quale siano le criticità sociali a studiare i fenomeni di microcriminalità organizzata, generalmente diffusa nei contesti urbani e per la quale minorenni assumono comportamenti devianti ai danni di cose o persone».

«Una commissione che individui le progettualità che possano essere messe in campo con ausilio di esperti e associazioni di volontariato».

«Tutti insieme quindi, per la città e per il suo centro storico che è l’anima della movida grossetana, dove si incontrano migliaia di giovani e meno giovani, ma è anche lo scambio socio culturale nei rapporti tra le persone, riferimento di numerose attività commerciali e cuore pulsante per la crescita della nostra Grosseto».

 

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