Passaporti in ritardo, protestano gli operatori del turismo Skip to content

Passaporti in ritardo, protestano gli operatori del turismo

La Fto Confcommercio denuncia i ritardi per la burocrazia: «A Grosseto primi appuntamenti per i passaporti a dicembre»
Un passaporto italiano
Passaporti in ritardo, la protesta degli operatori del turismo

GROSSETO. La Fto (Federazione turismo organizzato), associazione legata a Confcommercio, denuncia le difficoltà ad avere i passaporti. Una lentezza burocratica che mette in crisi l’intera filiera del turismo.

A Grosseto i passaporti non prima di metà dicembre

«Come se non bastassero due anni di stop per la pandemia, le incertezze legate alla guerra in Ucraina, il caos dei voli estivi e la mazzata del boom dell’inflazione – dicono da Fto -, il turismo organizzato si trova adesso a combattere anche contro le inaccettabili lentezze della burocrazia italiana».

«In tutto il Paese, infatti, vengono segnalati ad agenzie di viaggi e tour operator tempi lunghi e inefficienze nelle procedure di rilascio e rinnovo dei passaporti. Questura in tilt a Parma, con i primi appuntamenti previsti solo a partire da febbraio prossimo. A Ravenna ci sono cittadini che stanno aspettando da sei mesi. A Grosseto si garantiscono le attività non prima di metà di dicembre».

Questura di Grosseto che, in luglio, proprio a causa dei ritardi, aveva organizzato 4 open day, ma solo per le urgenze (lavoro, studio, salute).

La Fto: «Si trovino soluzioni, il settore è in difficoltà»

La roulette dei rinnovi dei passaporti suscita indignazione nella Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio.

Il presidente Franco Gattinoni commenta: «In alcuni casi è un’impresa persino avere un appuntamento. Si accelera solo per motivi di lavoro, ma il turismo non può e non deve essere discriminato. Sicuramente pesa una cronica carenza di personale cui si aggiunge un probabile picco dei rinnovi dopo due anni di forte riduzione ed è possibile che si faccia sentire pure l’effetto Regno Unito. In ogni caso, non possiamo tollerare questa mediocrità: la pubblica amministrazione italiana dovrebbe trovare soluzioni pronte, come accade in un’impresa privata, e non far ricadere gli effetti sui cittadini in termini di disservizi e disagi».

«Ecco perché siamo costretti a invitare gli italiani a muoversi con largo anticipo per avere in tempo i documenti. Così come – conclude Gattinoni – torniamo a chiedere con forza che l’apparato pubblico metta nelle condizioni noi imprenditori di lavorare per creare ricchezza a beneficio dei nostri collaboratori e dell’intero sistema Paese».

Autore

  • nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Reset password

Inserisci il tuo indirizzo email e ti invieremo un link per cambiare la tua password.

Powered by Estatik