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La tessera sanitaria è nuova, ma il chip non si legge

Il sistema di lettura deve essere aggiornato scaricando i nuovi programmi dal sito del Mef, ma per i cittadini è una giungla
tessera sanitaria
Una tessera sanitaria

GROSSETO. Sono diverse migliaia le nuove tessere sanitarie che l’Agenzia delle entrate sta inviando ai residenti in provincia di Grosseto a partire da gennaio 2021, in sostituzione di quelle in scadenza. Ma dentro alla busta, c’è anche un’amara sorpresa, poiché la nuova carta non è leggibile con i sistemi usati per la precedente versione, se non aggiornati.

Dunque, non si può più accedere al fascicolo sanitario elettronico, ai servizi sanitari on line e, in generale, a tutti quelli della pubblica amministrazione. Il documento, infatti, oltre ad avere la funzione di tessera sanitaria, è anche carta nazionale dei servizi, grazie alla  quale ci si identifica in combinazione con il Pin per l’accesso ai servizi telematici della Pa. È vero che ora, in alternativa c’è lo Spid, il sistema pubblico di identità digitale, ma non è di semplice uso e non tutti lo hanno attivato. 

Il nodo è il microchip, cuore e cervello della tessera: per leggerlo e quindi utilizzare il documento –  indispensabile per chi non ha lo Spid – in tutte le sue funzioni, vanno aggiornati i sistemi di lettura, personali e pubblici.

Cittadini esasperati alle prese con la giungla degli aggiornamenti

La segnalazione è arrivata da alcuni cittadini che si sono trovati a fare i conti con la tessera non funzionante e con la tecnologia per ottenere i programmi in grado di abilitare il vecchio smart reader (già in dotazione) alla lettura del nuovo microchip.

Scaricare gli aggiornamenti, infatti, è una giungla, perché per ogni tipologia di tessera ci sono driver specifici da installare sul computer. Sono disponibili sul sito del ministero dell’Economia e basta dare un’occhiata per capire che l’operazione non è alla portata di tutti, come ad esempio le persone anziane, che vivono da sole, ma più in generale chi non ha dimestichezza con i computer e con il mondo della rete.

La schermata della pagina da cui scaricare gli aggiornamenti
La schermata della pagina da cui scaricare gli aggiornamenti

Da aggiornare anche i totem “PuntoSì” della Asl

Una tecnologia complessa, che ha investito anche l’Asl, poiché tra gli strumenti che non riescono a leggere il microchip ci sono anche i totem “PuntoSì presenti negli ospedali e nelle sedi territoriali. Attraverso i totem, i cittadini, inserendo la carta, possono ritirare i referti, pagare il ticket, scegliere il medico, scaricare il certificato di esenzione,  accedere a tutti i servizi telematici della Asl.

Su questo aspetto il problema sembrerebbe superato con l’aggiornamento dei totem da parte della Regione, ma resta quello dei medici che usano la tessera come “carta operatore” per accedere al sistema regionale di assistenza ai cittadini, in quanto prescrittori di ricette.

I guai per i medici di famiglia

«Per molti medici di famiglia, già oberati da una situazione lavorativa resa quasi insostenibile dall’emergenza Covid, dover fare i conti anche con gli aggiornamenti della tessera sanitaria è stata la ciliegina sulla torta», spiega Nicola Briganti, segretario provinciale della Federazione medici di medicina generale (Fimmg), che da poco ha cessato l’attività.

«Per i medici che lavorano da soli e non hanno il supporto di una segreteria, la nuova tessera ha rappresentato un ulteriore complicazione nel quotidiano svolgimento degli adempimenti per l’assistenza, come la semplice prescrizione dei farmaci con la ricetta elettronica.

Per quelli che lavorano in studi associati, il grosso delle difficoltà sono ricadute sul personale di segreteria e di assistenza. Come ex medico di famiglia e come cittadino, credo che sarebbe opportuno rendere questi sistemi meno “fastidiosi” e complicati da utilizzare. Per tutti, non solo per i medici», conclude Briganti.

 

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