SCARLINO. L’incidente di ieri pomeriggio, venerdì 27 giugno all’impianto della Nuova Solmine al Casone di Scarlino ha creato preoccupazione e spavento soprattutto tra gli abitanti della frazione di Scarlino Scalo verso il quale la nube si era diretta, complice il vento di maestrale.
L’attacco dell’opposizione
Dopo la prima allerta lanciata sui social dalla sindaca Francesca Travison, che raccomandava di chiudere le finestre delle abitazioni, è seguito nella stessa forma un messaggio tranquillizzante sia da parte dell’amministrazione che dal presidente della società, Luigi Mansi che parlavano entrambi di «fuoriuscita eccessiva di vapore causata dall’isteresi termica (una sorta di collasso del sistema dovuto a differenti letture della pressione presente in un processo fisico) di una turbina».
Dopo l’intervento della lista “Scarlino Futura” escono sull’episodio anche i consiglieri comunali appartenenti alla lista “Scarlino nel Cuore” che a quanto sembra non si ritengono affatto soddisfatti di come la sindaca abbia gestito la questione, tanto da definire il suo atteggiamento come «dispotico e personalistico nella gestione dell’emergenza, venendo meno a un dovere fondamentale: informare e rassicurare i cittadini».
Le comunicazioni avvenute da parte della prima cittadina inoltre vengono definite «tecniche e asettiche sui social, in quanto non è stata fornita alcuna spiegazione chiara su quanto accaduto, né vi è stato alcun tentativo di tranquillizzare la popolazione o fare chiarezza sulle reali conseguenze dell’evento».
«Ancora più grave – proseguono in una nota – è il fatto che non sia stato informato il consiglio comunale, né coinvolti i suoi rappresentanti, proprio nel momento in cui, nella frazione di Scarlino Scalo, si diffondeva il panico tra i cittadini. Un silenzio istituzionale che non è accettabile. Chiediamo quindi con forza che l’amministrazione intervenga immediatamente per chiarire le dinamiche dell’accaduto e i suoi effetti, rendendo pubbliche le relazioni e le comunicazioni ufficiali di Arpat, Asl e di tutti i soggetti coinvolti, e trasmettendo la documentazione anche ai consiglieri comunali, che – lo ricordiamo – sono i rappresentanti eletti della comunità e hanno il diritto (oltre che il dovere) di essere tempestivamente informati. Concludendo ricordano che la trasparenza, il rispetto delle istituzioni e la tutela della salute pubblica non possono essere opzionali».
La dura risposta della sindaca alle minoranze
«Sono ore che leggiamo commenti, post e dichiarazioni che non fanno altro che creare allarmismo e alimentare confusione tra i cittadini. È mio dovere fare chiarezza su quanto accaduto ieri mattina alla Nuova Solmine. Sono arrivati in questo momento (primo pomeriggio di sabato 28 giugno) i primi dati ufficiali da parte delle autorità competenti, in questo caso dal comando dei vigili del fuoco.
Le rilevazioni effettuate con gli strumenti in dotazione hanno dato esito negativo: nessuna sostanza pericolosa è stata riscontrata nella nube. Nemmeno gli strumenti dell’impianto stesso hanno rilevato alcuna presenza di sostanze chimiche».
Un episodio anomalo, quello successo venerdì 27 giugno. «La presenza di una coltre visibile, spinta dalla brezza del mattino verso l’abitato di Scarlino Scalo, ci ha messo immediatamente in allerta – aggiunge la sindaca – Abbiamo alzato le antenne e ci siamo mossi con la massima tempestività: la polizia municipale è stata inviata subito sul posto, mentre contattavamo tutte le autorità competenti per capire cosa stesse succedendo. In via precauzionale, e lo sottolineo: in via precauzionale, abbiamo chiesto ai cittadini di restare in casa e chiudere le finestre. In quel momento non avevamo ancora certezze tecniche, ma la nostra priorità era ed è la vostra tutela».
Travison: «Nessuna sostanza nociva»
Dopo poco, al Comune sono arrivati i primi risultati: rassicurazioni importanti, che hanno permesso di comunicare rapidamente che l’allarme poteva considerarsi rientrato. «Ma non ci siamo fermati lì. Abbiamo seguito la situazione per tutto il pomeriggio e ancora stamattina siamo stati in contatto con gli enti preposti per avere un quadro sempre più preciso – dice ancora Travison – Non potevamo e non volevamo sostituirci alle autorità competenti, non è un sindaco a dare un parere su un caso simile ma ci sono organi preposti che sono legittimati a farlo. Noi ci siamo preoccupati di rassicurare i cittadini appena abbiamo avuto dei riscontri che ci tranquillizzavano, ma non potevamo dare altre informazioni perché semplicemente non le avevamo fino a pochi minuti fa».
L’amministrazione sta ora aspettando gli esiti definitivi. «Fin da ora posso dirvi che la relazione appena ricevuta ci permette di affermare che l’episodio non ha avuto conseguenze rilevanti per la salute pubblica – dice ancora la sindaca – Ora però voglio affrontare un altro tema, e lo faccio con chiarezza. Leggo accuse, attacchi, commenti da parte delle minoranze. Le stesse minoranze che ieri non hanno nemmeno trovato il tempo di alzare il telefono e chiamare il sindaco. Le stesse che oggi si ergono a paladini della sicurezza, ma che ieri, quando c’era bisogno di informarsi, non c’erano».
L’affondo
«Se davvero avessero avuto a cuore la sicurezza dei cittadini, avrebbero potuto contattarmi. Avrei dato loro tutte le informazioni in mio possesso, minuto per minuto. Invece, ancora una volta, si sono limitati a scrivere sui giornali e sui social, alimentando dubbi, paure e sospetti. Questo non è fare opposizione: è fare polemica sulla pelle delle persone – dice ancora – Io non mi nascondo. Non l’ho mai fatto, e non lo farò adesso. Un sindaco ha il dovere di proteggere la propria comunità con responsabilità, restando imparziale, anche quando si ha a che fare con aziende private. Il mio unico interesse è tutelare i cittadini, ed è ciò che ho fatto e che continuerò a fare. Ma non posso accettare che si giochi sulla paura della gente. Non è serio, non è rispettoso, non è degno di chi vuole rappresentare una comunità. È sciacallaggio politico. E questo, da sindaco, lo dico con forza: non lo accetto. A voi cittadini prometto che appena avremo tutte le relazioni ufficiali, le renderemo pubbliche, come abbiamo appena fatto. Perché la trasparenza è parte del nostro modo di amministrare.»
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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