SCARLINO. Erano circa le 11,30 di questa mattina, venerdì 27 giugno, quando alcuni cittadini che transitavano sulla strada de La Botte nel comune di Scarlino hanno visto innalzarsi dagli impianti della zona industriale del Casone una densa nuvola di fumo bianco.
Avvisata immediatamente la sindaca Francesca Travison, che a sua volta ha proceduto agli accertamenti del caso, ha ritenuto opportuno emettere il seguente
L’avviso del Comune: «State in casa»
«Si informa la popolazione che, pochi minuti fa, è stata segnalata l’emissione di fumo dallo stabilimento Solmine. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine, che stanno effettuando tutte le verifiche necessarie.
In via precauzionale, si invita la cittadinanza a restare in casa e a mantenere chiuse le finestre, in attesa di ulteriori aggiornamenti che saranno tempestivamente comunicati.
Si raccomanda di mantenere la calma e di seguire solo le comunicazioni ufficiali.
Il Comune è in costante contatto con le autorità competenti e vi terrà informati sull’evoluzione della situazione».
Sul posto anche vigili del fuoco e polizia municipale.

Mansi: «Blocco ai server, è vapore acqueo della turbina»
Da noi contattato il proprietario della Solmine, Luigi Mansi ci spiega cosa è successo.
«C’è stato un blocco ai server che governano la turbina – spiega Luigi Mansi, titolare dell’azienda -. L’intera sala di controllo è andata in blackout. Per questo la turbina ha rilasciato in atmosfera una grossa quantità di vapore acqueo. I nostri tecnici sono al lavoro. La situazione dovrebbe tornare in fretta alla normalità. Ma mi sento di tranquillizzare tutti, è solo vapore».
Ore 1320, allarme rientrato
Dopo le verifiche nuovo avviso del Comune.
Si avvisa la popolazione che l’allerta è rientrata e che è possibile uscire di casa e aprire le finestre. In attesa di avere informazioni dettagliate diffondiamo di seguito il comunicato stampa di Nuova Solmine. Che conferma quanto anticipato da Luigi Mansi al nostro giornale
“ Si comunica che stamani mattina alle ore 11.30 si è registrata un’improvvisa fermata dell’impianto di produzione della Nuova Solmine, l’isteresi del quale ha determinato la fermata della turbina e conseguentemente lo scarico in atmosfera di vapore ad alta pressione dalle idonee valvole.
L’evento è durato per alcuni minuti fino al ripristino della normale pressione nel circuito”.
Scarlino Futura: «La sindaca è rimasta vaga»
Sulla vicenda interviene anche Scarlino Futura.
«Quello che è accaduto questa mattina nella zona industriale di Scarlino non può passare sotto silenzio. Una nube bianca, densa e improvvisa, ha invaso l’aria circostante provocando disagi respiratori, bruciori agli occhi e malesseri fisici in diversi cittadini della zona. E mentre la popolazione si interroga legittimamente su cosa stesse respirando, l’Amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Francesca Travison rimane vaga».
«Secondo l’azienda, si sarebbe trattato di “semplice vapore acqueo”. Una spiegazione che, francamente, offende l’intelligenza di tutta la comunità. Davvero si pensa che i cittadini di Scarlino siano così ingenui da credere che una nube bianca, capace di provocare sintomi fisici, possa essere liquidata con tanta leggerezza?»
«Come Scarlino Futura, non possiamo restare in silenzio di fronte all’ennesimo episodio che solleva gravi interrogativi sulla gestione della zona industriale e sui rapporti tra istituzioni e aziende private. Pretendiamo trasparenza, e invece assistiamo al solito balletto di dichiarazioni vaghe, all’assenza di controlli immediati e alla mancanza totale di comunicazioni efficaci. Il Sindaco Travison ha il dovere – non l’opzione – di pretendere da Solmine spiegazioni circostanziate e documentabili. Quella del vapore acqueo è un’affermazione che stride con le testimonianze dirette dei cittadini, alcuni dei quali avvertono bruciori persistenti».
«Arpat e Asl intervengano»
«Chiediamo che vengano resi pubblici i dati di emissione, che Arpat e Asl intervengano con urgenza, che il Comune convochi un consiglio straordinario aperto alla cittadinanza. E chiediamo, soprattutto, che la sindaca Travison abbandoni l’atteggiamento di sudditanza nei confronti delle industrie del territorio e torni a ricordarsi del suo vero ruolo: essere garante della salute, della sicurezza e della fiducia dei cittadini. Perché oggi, a Scarlino, la fiducia è stata seriamente compromessa».
Autore
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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