MARINA DI GROSSETO. Aveva bevuto troppo, per ricordare nitidamente quello che era successo la notte tra l’1 e il 2 luglio 2018 davanti alla sua pizzeria a Marina di Grosseto. Arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Grosseto con una frattura del bulbo oculare, i sanitari riscontrarono ad un quarantaduenne un tasso alcolemico di 3,43 g/l. Valore trovato un’ora dopo rispetto a quando era scoppiata la lite davanti al locale.
L’uomo fu portato al Cto di Careggi, dove fu operato. Assistito dall’avvocato Riccardo Lottini, decise di sporgere querela, spiegando che quella notte era stato colpito con un pugno al volto da un trentenne. L’uomo, difeso dall’avvocato Roberto Bottoni, è stato processo: era accusato di lesioni. Il giudice Sergio Compagnucci, lo ha assolto.
Lo scambio di persona
Sarebbe stato uno scambio di persona a scatenare la lite davanti alla pizzeria. Il trentenne, arrivato davanti al locale, era stato accusato di essere già stato lì prima di essere scappato senza pagare. A questo punto, l’uomo rimasto ferito, aveva precisato ai carabinieri di essere stato colpito da un pugno e che per quello sarebbe finito per terra, sbattendo con violenza sul marciapiede e procurandosi quella brutta frattura del bulbo oculare.
Davanti al locale c’erano altri ragazzi, che sono stati sentiti. Nessuno di loro però, ha visto il trentenne colpire l’uomo.
Il pm aveva già chiesto l’archiviazione della querela, ma l’uomo che aveva raccontato di essere stato aggredito, aveva fatto opposizione e così il giudice ha deciso che tutti i testimoni, compreso il diretto interessato, fossero sentiti di nuovo.
Anche durante le indagini suppletive disposte dal gup, la ricostruzione di quello che era accaduto quella sera, era differente: il quarantaduenne avrebbe aggredito il trentenne, dicendogli appunto che poco prima era scappato senza pagare. Sarebbe scoppiata una lite e un altro ragazzo si sarebbe messo in mezzo per dividere i due, finendo per terra. Poi, sarebbe caduto il 42enne, a causa, forse di una spinta.
Il saluto con un bacio
Ferito al bulbo oculare, il 42enne sarebbe stato soccorso da un dipendente che lo ha accompagnato al pronto soccorso. Ma prima di andarsene, avrebbe chiesto al trentenne con il quale aveva litigato in precedenza, di dargli un bacio per fare pace: «atteggiamento – scrive il giudice nella motivazione della sentenza – che risulterebbe poco credibile in casi normali, ma spiegabile in relazione alla gravità del suo stato di ebbrezza alcolica».
Il trentenne, quindi, è stato assolto: avrebbe solo allontanato, con una spinta, il 42enne che lo stava aggredendo. «Se fosse andata in questo modo – conclude il giudice – la condotta dell’imputato risulterebbe giustificata dalla scriminante della legittima difesa».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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