PORTO SANTO STEFANO. Lo hanno trovato morto in una barchetta, sul porto, colto forse da un malore improvviso.
Scattato l’allarme. I soccorsi della Misericordia di Porto Santo Stefano sono arrivati immediatamente ma, per Salvatore Solari, non c’è stato niente da fare.
Porto Santo Stefano è in lutto per “Tore“, uno degli storici marittimi del paese.
Lo ricorda il genero, Marco Nieto
«Ci ha lasciati mio suocero, Salvatore Solari, l’uomo, il marito, il babbo, il nonno che tutti avrebbero voluto avere al proprio fianco durante il cammino della vita».
«Tore, come molti lo chiamavano in paese, era una persona sempre con il sorriso, l’amico di tutti. Tutti coloro i quali lo hanno conosciuto sanno di aver perso un punto di riferimento sul quale ci si poteva veramente contare».
«Uno dei suoi più grandi pregi era infatti la sua infinita disponibilità, per qualsiasi cosa infatti lui c’era sempre, con totale spirito di abnegazione».
«Avevamo molte cose in comune, uno dei suoi tanti hobby erano i lavori pratici, manuali per i quali ogni volta cercavo di renderlo partecipe perché sapevo che a lui piacevano moltissimo, facendolo sentire orgoglioso ed utile».
«Un’altra cosa che ci rendeva simili era il piacere smodato per i dolciumi, al tavolo non ci alzavamo prima di aver mangiato un dolcetto».
La grande passione di Tore per il mare
«La sua più grande passione è stata il mare, che gli ha dato anche il lavoro fino alla pensione. Aveva un richiamo naturale per il nostro mare, non poteva starne lontano, nonostante gli piacesse anche la montagna, l’Amiata, per un po’ di riposo, ma dopo un po’ doveva tornare a Porto Santo Stefano».
«Quando muore un genitore ti viene subito da pensare quello che avresti potuto fare di più con lui. In questo momento triste abbiamo tutti la felicità di sentire che durante il nostro percorso non è mai mancato niente ed è stato un cammino eccezionale, pieno di gioie e di grandi intese».
«Ci manchi già, ti porteremo sempre nel nostro cuore e ti ricorderemo sempre nei nostri pensieri. Ciao Salvatore».
