GROSSETO. Una mancata precedenza, l’autobus della Tiemme che stava viaggiando lungo via Aurelia Nord per uscire dalla città. Il furgone Fiat Doblò della Croce Rossa, che invece stava arrivando da via Monte Labro, per immettersi su via Aurelia Nord.
Al volante del mezzo della Cri, una giovane volontaria del servizio civile che stava accompagnando un anziano all’ospedale Misericordia. Il 6 luglio 2021, Antonio Tonelli, 83 anni, aveva una visita fissata. Invece, arrivò al pronto soccorso con cinque costole fratturate e una lussazione del femore.
Cinque giorni dopo morì.
Sospesa la patente per due mesi
La ragazza, che oggi studia scienze infermieristiche, aveva scelto di svolgere il servizio civile, proprio alla Croce rossa. Per aiutare le persone che ne avevano bisogno. Ma quella mattina, a quell’incrocio, non dette la precedenza.
Tonelli morì e la ragazza fu indagata per omicidio stradale. Con lei, era stato iscritto nel registro degli indagati anche l’autista dell’autobus. La ventiduenne, difesa dall’avvocato Davide Lera ha patteggiato la pena. All’udienza preliminare, di fronte al giudice Sergio Compagnucci (pm Giovanni De Marco), alla ragazza è stata applicata una pena di 1 anno e due mesi di sospensione della patente, concesse anche le attenuanti generiche.

45 anni, redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l’ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi
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