Montepescali saluta il suo "sindaco" Mario | MaremmaOggi Skip to content

Montepescali saluta il suo “sindaco” Mario

Tragicamente coinvolto nel recente incidente avvenuto a Braccagni, amici e conoscenti si stringono nel ricordo di una persona che ha dato tanto alla sua terra
Una foto di parenti e amici di Mario Fiorilli riuniti al suo funerale

MONTEPESCALI. Solo le cicale fanno chiasso oggi, perché non sanno. La folla di amici e parenti che si è riunita davanti alla chiesa dei Santi Stefano e Lorenzo nella frazione di Grosseto è silenziosa e commossa dal dolore.

Anche i piccoli gruppetti di conoscenti che aspettano l’arrivo del carro funebre con il feretro del loro amico Mario Fiorilli non trovano molto da dirsi.

Mario Fiorilli

Il paese si stringe nel lutto per l’amico Mario (82 anni), soprannominato “il sindaco di Montepescali” per quanto era ben considerato da tutti e in vista nella frazione.

Tragicamente coinvolto nel recente incidente avvenuto a Braccagni che ha visto morire sul colpo 3 ciclisti, anche Mario non ne è sopravvissuto, probabilmente colpito da un malore alla guida della sua Panda che poi, fuori controllo, li ha presi in pieno.

La folla di chi è accorso a Montepescali riempie lo spiazzo davanti alla chiesa e si prende anche la via che sale dentro al paese: gli amici sono di tutte le età, giovani e meno giovani. Negli occhi di chi lo conosceva meglio, si scorge anche da lontano l’amarezza di una notizia alla quale, anche davanti alla bara, si stenta tutt’ora a credere.

Tutti uniti nel ricordo di Mario

Il parroco Giorgio Nencini accoglie Mario con estrema delicatezza, chiamando tutti al ricordo di Mario e delle persone coinvolte nell’incidente.

Una foto durante i funerali a Montepescali

«In questa giornata serve coraggio e consolazione – dice Nencini dall’altare – Davanti a questa bara che raccoglie le spoglie mortali di questo nostro compaesano ci dobbiamo affidare alla fede. Certo questo non cancella il dolore della sua perdita, le molte persone dentro e fuori dalla chiesa, ci dicono quanto Mario fosse conosciuto e amato. Ma la fede può aiutarci ad affrontare questa perdita. Dobbiamo pensare che Mario sta iniziando un nuovo cammino».

Mario era davvero conosciuto davvero da molte persone, come un’istituzione, era dirigente da anni della Pro loco di Montepescali, e anima della frazione.

«Impegnato profondamente nel tessuto sociale – prosegue don Nencini – Mario era anche uno sposo, un padre e nonno premuroso. Oggi siamo tutti qui anche per ringraziarlo del bene che ha saputo donare e spargere in questa terra».

Mario, sempre vivo nei cuori degli amici

Tra gli amici increduli fuori dalla chiesa, poca è la volontà di parlare anche una volta che il feretro è uscito dalla chiesa e ha preso la direzione del cimitero. Chi dice due parole, è chiamato a vincere la commozione e a cercare di sintetizzare quanto Mario fosse importante.

Una foto della folla subito fuori dalla chiesa

«Lo chiamavamo “il sindaco di Montepescali”, ha segnato davvero un’epoca – dice il suo amico Gabriele Francardi – non eravamo solo amici di caccia, era sempre presente in tutte le attività che si svolgevano nella zona».

Quello che rimane dalle parole degli amici è un ricordo di Mario che molto probabilmente il tempo la vedrà dura trascinarselo con sé.

«Era una persona schietta, decisa, ma allo stesso tempo disponibile e accomodante – ricorda il suo amico Mario Balestri – coordinava molti gruppi di persone, dalla caccia alla pro loco, e tutti erano contenti che ci fosse lui nella direzione. La sua scomparsa segna un paese intero. Alcuni forse lo ricorderanno solo per la tragedia dell’incidente di Braccagni, spero però che il ricordo di come era e di quello che di bello è riuscito a fare, vinca su tutto, perché Mario era così, una persona speciale che per gli altri c’è sempre stata».

 

 
 
 
 
 
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