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La tragedia di Braccagni: chi sono le vittime

Nilo, Robertino e Tony sono stati travolti e uccisi dall’auto impazzita. Al volante c’era Mario, anima di Montepescali e dirigente della pro loco
Un’immagine del terribile incidente

BRACCAGNI. Si erano incontrati come ogni giovedì mattina al Piazzalone, quartiere Barbanella. Uomini, donne, giovani e meno giovani. Uniti da un’unica grande passione, quella per la bici. Con le loro due ruote pronte a macinare chilometri erano arrivati fino a Massa Marittima. 

Quando è successa la tragedia, alle 12 di giovedì 14 luglio, stavano rientrando verso Grosseto. Non facevano parte di una squadra di professionisti: erano tutti ciclisti appassionati che due volte alla settimana avevano un appuntamento, quello con le due ruote. 

Investiti da un ex ciclista come loro

Una tragica fatalità, quella successa sulla Vecchia Aurelia davanti alla Cima. Mario Fiorilli, l’82enne che era al volante della Fiat Panda, arrivato sulla curva è stato colto da un malore che non gli ha lasciato scampo. La sua auto è andata a dritto ed è piombata addosso al gruppo dei ciclisti

Mario Fiorilli

Tre sono morti sul colpo: si tratta di Roberto Seripa, 71 anni, titolare del negozio Bici sport di Grosseto.

Roberto Seripa
Roberto Seripa (foto La Nazione)

«Un posto – dice tra le lacrime Angelo Fedi, presidente della Fiab – dove sono passati tutti i ciclisti della città. Roberto era un grande amico, una persona che mancherà molto». 

Il più giovane del gruppo a perdere la vita su quella lingua d’asfalto è stato Antonio Panico, 56 anni, titolare della pizzeria La Golosa di Marina di Grosseto. Tony era diventato nonno da una settimana ed era un grandissimo tifoso del Grifone. Membro del club Porta Vecchia, l’imprenditore aveva una pizzeria a Marina di Grosseto frequentatissima. Volontario dell’Humanitas, Tony lascia tre figli, Camilla, Lorenzo e Leonardo. 

Antonio Panico

Il terzo ciclista morto sul colpo è Nilo Naldini, 75 anni, ex dipendente del Consorzio agrario di Grosseto. Un altro uomo di 66 anni lotta tra la vita e la morte all’ospedale di Careggi a Firenze dov’è arrivato con Pegaso. 

Nilo Naldini

Fiorilli, l’82enne che era al volante della Fiat Panda piombata addosso al gruppo di ciclisti, era un ex ciclista. Era conosciutissimo a Montepescali: era dirigente della Pro loco e faceva parte della Cisom di Montepescali. Appassionato di caccia, Fiorilli è sempre stato l’anima della frazione: organizzava la sagra e quando poteva dava una mano a chi ne avesse bisogno. Giovedì 14 luglio, l’uomo è stato colto da un malore fulminante: è morto mentre era alla guida della Fiat Panda impazzita, piombata sui ciclisti. 

Le salme dei tre ciclisti e dell’anziano che era alla guida dell’auto sono state portate all’obitorio, dov’è stato fatto il riconoscimento. 

 

 

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