CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Non ce l’ha fatta Massimo Montauti, 65 anni, notissimo geometra, molto conosciuto in paese per la sua attività ultra trentennale con lo studio tecnico “Castiglionese”.
Un male incurabile l’ha strappato all’affetto dei suoi cari, l’amore della sua vita Catia Contri, il figlio Marco che ha iniziato da tempo a collaborare nello studio, la nuora e la nipotina, oltre alla mamma e al fratello.
Massimo Montauti era un professionista esemplare, molto attento nel suo lavoro. Aveva iniziato nello studio con Pietro Tavarelli e Giuseppe Demi: poi era arrivato anche Peter Comandi, giovanissimo appena diplomato.
Lo studio Castiglionese negli anni si era poi spostato di qualche metro, rimanendo sempre in via San Benedetto Po.
Nato a Piancastagnaio, ma castiglionese a tutti gli effetti
Massimo Montauti era nato a Piancastagnaio, ma ormai era un castiglionese a tutti gli effetti: uomo dal carattere bonario, tifoso di calcio e dell’Inter, oltre che cercatore di funghi, passione tramandata dalle sue origini amiatine, e anche cacciatore.
Nello studio Castiglionese era sicuramente il più “tecnico”, l’uomo delle idee che trovava sempre le soluzioni pratiche.
A ricordarlo con una nota Stefano Giommoni, dell’ordine degli architetti, che conosceva bene Montauti come concittadino.
«Massimo oltre che un bravo professionista era una persona buona e disponibile. Era giunto il tempo nel quale avrebbe potuto godere di più della famiglia – ha scritto Giommoni – e del tempo libero. Vivo la sua prematura perdita come un’ingiustizia».
I funerali di Montauti mercoledì mattina alle 11 nella chiesa di Santa Maria Goretti.
