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Luminarie di Natale, solito caos: ogni via farà da sé

Luminarie di Natale, il Ccn non fa più da tramite con la ditta, ogni via deve organizzarsi. Renzo: «Troppi quelli che non pagavano»
Grosseto corso Carducci con cittadini a passeggio e luci di Natale
Le luminarie dell’anno scorso in corso Carducci a Grosseto

GROSSETO. Succede ogni anno, o quasi, appena arrivano le prime piogge dell’autunno. Come uno scherzo di Halloween, i commercianti del centro storico di Grosseto non trovano la quadra sulle luminarie di Natale.

Se qualche anno fa c’era chi pagava e chi no, e alla fine la luce c’era per tutti, in un modo o nell’altro, già l’anno scorso alcune vie hanno avuto le luminarie e altre no.

Perché da due anni il Ccn ha deciso di non essere più il “trait d’union” fra la ditta incaricata, che poi è quella di Marco Simiani e della sorella Eva, e i negozianti. Una scelta dettata da vari motivi e che, di fatto, ha trasferito sulle singole vie l’onere di organizzarsi.

E se in qualche via, come via dell’Unione e via Aldrobrandeschi, i commercianti ono già sostanzialmente d’accordo, in altre non si trova una linea comune. E si corre il rischio di un centro storico illuminato qua e là.

Renzo: «Ogni strada si accordi, il Ccn non può più essere il tramite»

Lo dice con chiarezza Agata Renzo, vulcanica presidente del Centro commerciale naturale che, con lei al vertice, sembra aver trovato slancio.

«Il problema è un falso problema – dice -. Fino a due anni fa il Ccn faceva un contratto unico con Simiani e raccoglieva le quote dai negozianti. Il problema è che, dopo un primo giro in cui si raccoglievano le adesioni, al momento di pagare una buona parte dei colleghi non pagava, o rimandava ad altri momenti. Enrico Collura (l’ex presidente, ndr), passava le sue giornate a fare la questua di vetrina in vetrina. E, alla fine, ci si ritrovava ad andare sotto in banca, perché già alla firma del contratto la ditta vuole il 50%, ma non c’erano mai i soldi per saldare».

Così, due anni fa, il consiglio ha deciso di cambiare registro, delegando alle singole vie l’onere di organizzarsi. In fondo le luci sono fondamentali per tutti, a Natale.

«Se c’è accordo fra commercianti il problema non esiste, le cifre sono le stesse. Il problema nasce quando qualcuno vuole pagare e qualcuno no. Il Comune, peraltro, ha confermato di accollarsi il costo dell’energia elettrica, come ha sempre fatto».

Una scelta inevitabile

E il Ccn non può coprire ogni anno le quote di chi non paga.

«Quando ci siamo insediati abbiamo dovuto fare una scelta, o pagare tutte le luminarie, facendole avere a tutti in ogni caso, e non fare gli eventi, o fare gli eventi, che peraltro hanno portato in città migliaia di persone, e delegare alle strade di organizzarsi per le luci. Abbiamo scelto la seconda opzione».

Agata Renzo con il sindaco ad Halloween
Agata Renzo con il sindaco ad Halloween

Qualche via, comunque, è già pronta.

«Ci sono dissapori fra colleghi, lo so bene. Ma in questo caso si dovrebbe vedere l’interesse comune. In via dell’Unione e via Aldobrandeschi, grazie anche ad un fondo cassa che abbiamo, ci siamo accordati in fretta e mettiamo le luci. Altrove al momento trovano difficoltà, ma sono convinta che alla fine si faranno ovunque. E tutti o quasi pagheranno la quota».

 

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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