FOLLONICA. È stata scelta a Padova, nell’aula magna di Palazzo del Bo, la cinquina finalista della 63/a edizione del premio letterario Campiello, promosso da Confindustria Veneto. E tra i cinque finalisti c’è anche il maremmano Alberto Prunetti, con il suo Troncamacchioni edito da Feltrinelli.
Un romanzo che dà voce agli ultimi che hanno fatto la storia. È il racconto di uomini e donne nell’Alta Maremma agli albori del fascismo: anarchici e banditi, disertori e comunisti, tipi arruffati che non hanno avuto la fortuna di trovare davanti a sé una strada dritta e spianata, ma sono stati costretti a farsi avanti “a troncamacchioni” – «tra i lecceti gli scopeti i castagneti e i forteti, col cuore in gola e le labbra spaccate».
Il Premio Campiello è uno tra i più prestigiosi premi letterari italiani che viene assegnato annualmente a un’opera di narrativa italiana edita nell’anno di riferimento.
Qui l’intervista ad Alberto Prunetti
I Finalisti del Campiello 2025
A contendersi la vittoria saranno ‘Di spalle a questo mondo’ di Wanda Marasco (Neri Pozza); ‘Bebelplatz’ di Fabio Stassi (Sellerio); ‘Inverness’ di Monica Pareschi (Polidoro); ‘Nord Nord’ di Marco Belpoliti (Einaudi); ‘Troncamacchioni’ di Alberto Prunetti (Feltrinelli).
La cinquina è emersa al termine delle votazioni della giuria dei letterati, presieduta per il primo anno da Giorgio Zanchini.
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