GROSSETO. Serata movimentata quella di domenica 8 ottobre in centro storico. Soprattutto nella zona di Porta Nuova, dove intorno alle 21 tre cittadini di origine straniera hanno iniziato a fare confusione in corso Carducci. Prima hanno iniziato tra di loro, poi hanno coinvolto anche chi gli stava vicino. È spuntato anche un coltello.
«I tre stavano facendo confusione anche tra i tavoli dei locali, hanno iniziato a tirarsi bottiglie, qualcuna anche addosso a chi passava – racconta un cameriere del locale che vende kebab – Poi hanno iniziato a urlare e sono saliti sulle Mura. Due di loro mi sono sembrati ubriachi, l’altro non mi sembrava troppo agitato».
Arrivati sulle Mura dalla salitina che da via Mazzini porta alla sala Eden, proprio al bastione Garibaldi i tre hanno incrociato alcuni ragazzi, tutti minorenni. In quell’occasione deve essere spuntato il coltello. Dal racconto fornito dai ragazzi al cameriere del negozio di kebab, infatti, non si sa bene per quale motivo, uno dei tre stranieri, il più agitato, ha improvvisamente tirato fuori la lama di 8 centimetri e minacciandoli.
I giovani sono scesi impauriti dalla zona del bastione, andando a riparare dalle prime persone che hanno visto: al negozio che serve kebab. L’uomo che prima aveva assistito alle urla e ai lanci di bottiglie gli ha offerto qualcosa da magiare, nel tentativo di farli riprendere.
I tre poi sono tornati indietro
Sul bastione Garibaldi i tre stranieri hanno incontrato i carabinieri, che nel frattempo erano stati avvisati. Lì hanno trovato l’uomo che aveva minacciato i giovani e lo hanno perquisito, trovando appunto un coltello a serramanico che gli hanno sequestrato. I militari lo hanno denunciato per il possesso dell’arma, dalle testimonianze raccolte dai giovani però non è arrivato alcun accenno alle minacce raccontate invece al cameriere.
Dopo l’incontro con gli uomini dell’Arma, i tre sono tornati al negozio che serve kebab. «Hanno iniziato a prendersela con me e un mio amico che era lì con me, dicendoci che ci siamo messi in mezzo, che eravamo stati noi a chiamare i carabinieri e che non dovevamo farlo – racconta il cameriere, che è anche istruttore di Kma – Noi non li abbiamo assolutamente né toccati né cercato di alzare i toni. Purtroppo, dall’altra parte loro si sono più volte avvicinati alle nostre facce per provocare. Nessuno comunque ha alzato una mano».
Il cameriere è stato minacciato e seguito dopo la chiusura
Il cameriere poi, è stato minacciato e inseguito. «L’uomo che aveva il coltello è rimasto qui davanti al locale fino alla chiusura – racconta – Mi ha minacciato accusandomi di aver chiamato i carabinieri, dicendomi che dovevo stare attento. Poi, a mezzanotte, quando ho chiuso e sono andato verso casa, mi ha seguito. Non abito molto lontano da lì e sono andato a piedi, ho fatto un giro largo, finto di aspettare per non fargli vedere dove stessi andando, aspettando che si stancasse e se ne andasse. Appena si è allontanato sono andato verso casa. Spero non succeda di nuovo».
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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