"Storia di due anime", il libro scelto da Dianora Tinti | MaremmaOggi Skip to content

“Storia di due anime”, il libro scelto da Dianora Tinti

Due anime che si cercano e non si trovano. O si trovano pur non cercandosi. Un’avvincente storia d’amore che vince il tempo
La copertina del libro e Dianora Tinti

Ecco la nuova rubrica di Maremma Oggi “Un libro sotto l’ombrellone”: ogni settimana, vi proponiamo un titolo da leggere, scelto per voi da scrittori, giornalisti, critici letterari, editor, insegnanti, artisti, bibliotecari, “lettori onnivori”. 

Appassionanti storie d’amore, gialli da brivido, rocambolesche avventure, classici senza tempo da leggere sotto l’ombrellone…e non solo.

Questa settimana, il libro sotto l’ombrellone consigliato da Maremma Oggi è “Storia di due anime”, di Alex Landragin, edizioni Nord 2020. Scelto – e raccontato – da Dianora Tinti, scrittrice, giornalista e blogger.

Tre manoscritti e due anime che si cercano

Siamo a Parigi, una ricca collezionista incarica un uomo di rilegare insieme i tre manoscritti “L’educazione di un mostro”, “La città fantasma” e “I racconti dell’albatro”, composti in epoche e mani diverse. A una condizione: non leggerli.

Ma la donna muore (assassinata?) e il rilegatore rompe la promessa. Profondamente turbato dalla lettura decide di pubblicare i racconti col titolo di “Storia di due anime”. Ecco il contenuto dei tre manoscritti:

“L’educazione di un mostro”. Investito da una carrozza, Charles Baudelaire viene soccorso e portato in una villa subito fuori Bruxelles. Anche se lui non l’ha mai vista, la misteriosa padrona di casa dimostra di conoscere il suo passato fin troppo bene. E gli fa una proposta inquietante…

“La città fantasma”. A Parigi, davanti alla tomba di Baudelaire, un uomo e una donna s’incontrano per la prima volta. Lui è un rifugiato tedesco, lei un’enigmatica appassionata di poesia. Con l’esercito nazista alle porte, la città viene evacuata, ma i due decidono di restare. E, in quei giorni di passione, lei gli racconta una storia incredibile: la storia di due anime che si perdono e si ritrovano da quasi due secoli. Poi gli chiede di partecipare a un’asta, dove si venderà il manoscritto di un racconto inedito di Baudelaire: “L’educazione di un mostro”. L’uomo l’asseconda, rimanendo così invischiato in una serie di brutali omicidi che sembrano portare la firma dell’esclusiva Société Baudelaire.

“I racconti dell’albatro”. È la storia di Alula, colei che ricorda, e di Koahu, colui che dimentica. Una storia che comincia al tramonto del XVIII secolo, in una sperduta isola del Pacifico, e si dipana fino ad arrivare a Parigi, nel 1940, davanti alla tomba di Baudelaire, dove il cerchio si chiude. O forse no.

Dianora Tinti: «Una storia d’amore che attraversa i secoli»

Un romanzo che mi ha molto coinvolto e che propone due modi alternativi di lettura. Nella maniera convenzionale (dalla prima all’ultima riga) oppure seguendo la sequenza della Baronessa (un numero di pagina tra parentesi graffe indica la pagina per proseguire la lettura).

Questa storia avvincente, in realtà, non è altro che un appassionante racconto d’amore che si snoda attraverso i secoli.

Due anime che si cercano e non si trovano, o si trovano pur non cercandosi. Sentimenti insopprimibili che si intersecano fra loro dove non mancano morte e vendetta.

 

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