FOLLONICA. Il recupero della ex cava di Poggio Speranzona nel Parco di Montioni, sembra ancora lontano, come racconta Marco Stefanini dell’associazione La duna.

Come racconta Stefanini, Montioni era chiamato “il comune di Elisa” visto che spesso vi faceva visita, e sul vicino Poggio Speranzona oltre ai resti di un piccolo abitato si trova l’ex cava di allume (usato come sito di conferimento dei rifiuti dell’industria chimica).
L’ex cava rappresenta un sito storico, di archeologia industriale «E ci sono anche delle vasche, c’era un centro termale, denominato come la sua fondatrice “la Baciocca”, per via del matrimonio di Elisa con Felice Baciocchi. La forma, nei luoghi dove erano posizionate, si vede ancora. Una, che è alla sede dei Carabinieri del nucleo forestale di Follonica sembra sia stata fatta da uno scultore della scuola del Canova» afferma Stefanini.
«Questo sito è importante – racconta Stefanini – anche perché ci sono rovine che rappresentano costruzioni adibite ad attività estrattive. Tutti quelli che si sono succeduti nelle amministrazioni, hanno manifestato l’interesse di tutelare questo luogo, solo che ad oggi sembra sempre tutto uguale, anzi peggio, perché senza alcun intervento il tempo deteriora i materiali, e la calce originaria che tiene insieme le pietre e i laterizi, è di scarsa qualità, reggerà sempre meno col tempo».

Dal video della sua presentazione del sito, il tetto risulta crollato «Da anni – ricorda Stefanini – e molte parti rischiano lo stesso destino, non mi risulta sia mai stato presentato un progetto per riqualificare il luogo, metterlo in sicurezza e renderlo fruibile»
L’appello dell’associazione
Marco Stefanini si appella ai soggetti che potrebbero essere interessati «come associazione invitiamo l’amministrazione e i soggetti interessati a muoversi, lo stato del sito potrebbe peggiorare ancora con le future intemperie, sono necessari interventi. Nel 2018 l’amministrazione di Follonica si impegnò, approvando una mozione in consiglio, al reinvestimento dei proventi ricavati dal conferimento dei «gessi rossi» di Tioxide, nel recupero della ex cava di Poggio Speranzona nel Parco di Montioni. Ad oggi però, 2022, mi sembra un impegno disatteso. Spero che qualcosa inizi davvero a cambiare».
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro.
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