ORBETELLO. Dell’esistenza di un vero e proprio market della droga, aperto 24 ore su 24, ne erano a conoscenza in molti. Soprattutto i clienti, che, se si presentavano dopo aver preso l’appuntamento, in pochi minuti potevano acquistare quanto ordinato. Se invece non avevano chiamato prima, potevano tranquillamente entrare in casa e aspettare che la loro merce fosse confezionata: cocaina, eroina e anche hashish.
Per mesi i carabinieri della compagnia di Orbetello hanno seguito i movimenti dei clienti, che, come scrive il giudice per le indagini preliminari Marco Mezzaluna nell’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di tre uomini, facevano una vera e propria processione nell’abitazione di Fonteblanda.
Fermano un cliente e scoprono il market
L’indagine dei carabinieri, che si è conclusa con la richiesta di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti di tre uomini, era cominciata quando, a un posto di blocco, i militari della stazione di Fonteblanda avevano fermato un ragazzo, che aveva con sé un po’ di sostanza stupefacente.
In casa di un ex chef di 52 anni, i carabinieri sequestrarono, lo scorso febbraio, 14 chili di marijuana, 291 grammi di hashish, 73 di eroina e 52 di cocaina. Massimiliano Varrenti, fu portato in carcere dove lunedì 19 giugno, in serata, gli è stato notificata la nuova ordinanza di custodia. Il cinquantaduenne resta in carcere.
Insieme a Varrenti, sono stati messi agli arresti domiciliari altri due uomini, che secondo le indagini dei carabinieri spacciavano insieme a Varrenti. Si tratta di Nicola Comandi, 47 anni e di Carlo Boselli, 56 anni. Grazie al loro lavoro, il market della droga di Fonteblanda restava aperto 24 ore su 24, garantendo così un servizio continuo ai clienti che arrivavano a Fonteblanda da diverse zone della provincia.
Per ogni acquisto, ci volevano tra i 10 e i 30 minuti: se la droga era stata prenotata prima, scendeva uno dei tre uomini a consegnare la dose direttamente dal finestrino dell’auto dell’acquirente. Chi invece non aveva telefonato, doveva aspettare qualche minuto in più.
I tre uomini, tutti difesi dall’avvocata Mara Renzetti, saranno presto interrogati.
