Bezzini: «Pari opportunità a tutti i territori della Toscana» | MaremmaOggi Skip to content

Bezzini: «Pari opportunità a tutti i territori della Toscana»

L’assessore regionale alla Salute ha incontrato amministratori e operatori sanitari a Grosseto
L'incontro con Bezzini sulla sanità, a Grosseto
La platea di amministratori e operatori sanitari al Granduca

GROSSETO. Investimenti, carenza di personale, posti letto, ruolo dell’ospedale provinciale e di quelli di zona, qualità dell’assistenza ai cittadini, centrale del 118. Sono alcuni dei temi che la platea di amministratori, dipendenti della Asl, operatori sanitari, molti dei quali collegati da remoto, hanno portato all’attenzione dell’assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, a Grosseto, questa mattina, 29 gennaio, per partecipare a un incontro organizzato dal Pd provinciale.

Il presidente Giani, invece, non c’era, impegnato a Roma nelle votazioni per eleggere il presidente della Repubblica. Si è collegato a fine mattinata per un breve saluto, dando rassicurazioni che la sanità Maremmana è all’attenzione della Regione.

Tante le richieste, nessuna nuova, tutte riassumibili nell’appello lanciato dalla presidente dell’Ordine dei medici, Paola Pasqualini: «risorse, personale e una programmazione condivisa, a lungo termine, che metta fine alla “marginalità” della Maremma, luogo di eccellenze e grandi professionalità».

Il tema della carenza di personale, peraltro, è stato oggetto dell’appassionato intervento di una dipendente, che vive ogni giorno sulla propria pelle le difficoltà di lavorare in emergenza, con turni e orari massacranti per garantire ai cittadini la qualità dei servizi.

Dunque le risposte che la sanità locale si aspetta dalla Regione sono quelle che attende da tempo, alcune delle quali messe in stand-by dall’emergenza Covid.

Bezzini: «Equità nella distribuzione delle risorse»

Ha provato a tirare le fila di una mattinata lunga e complessa, l’assessore Bezzini e lo ha fatto con una dichiarazione di intenti: pari opportunità per tutti i territori della Toscana, equità nella distribuzione delle risorse, attenzione alle aree interne. «Ma per fare questo ci vogliono risorse e ce le dare il governo, considerando che la Toscana è quella che ha assunto di più. Se arrivano risorse noi possiamo assumere», ha precisato.

«Ma in questa fase, qualunque decisione venga presa, deve fare i contri con la pandemia, che è ancora in atto e che, quando allenterà la presa, costringerà la Regione e le aziende a riprogrammarsi. A partire dalle liste di attesa, dall’organizzazione dell’assistenza territoriale e ospedaliera, dagli interventi sulle strutture finanziati con il Pnrr, che devono essere realizzati nei prossimi 4 anni», aggiunge Bezzini.

Bocche cucite invece sull’avvicendamento del direttore generale e con lui del vertice aziendale. L’incarico di D’Urso, infatti, è in scadenza a marzo e sono già partiti i giochi delle nomine. Ma Bezzini glissa. «Le nomine le fa il presidente della Regione e a lui spettano le decisioni».

D’Urso alla Cgil, la concertazione è stata rispettata

E in risposta alla Cgil che ha rivendicato maggiore concertazione nelle scelte organizzative e di programmazione aziendale, il direttore generale D’Urso è stato perentorio.

«Ci sono cose che si fanno per informazione e altre per concertazione. Non mi risulta che ci siano argomenti che non siano stati affrontati secondo quello che prevede la legge. Per il futuro, quindi per quello che ci sarò da decidere in prospettiva, la richiesta della Cgil è presa in considerazione».

 

 

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