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In pensione la comandante dei record

Gemma Bromo è entrata nel corpo della polizia municipale 40 anni fa come “vigilina stagionale”. Lascia l’incarico a Castiglione della Pescaia: «Ho sempre cercato di dare il meglio»
Gemma Bromo
La comandante della polizia municipale di Castiglione della Pescaia Gemma Bromo

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Dopo quarant’anni di onorato servizio la comandante della polizia municipale di Castiglione della Pescaia Gemma Bromo, fra qualche settimana, andrà ufficialmente in pensione.

Un addio importante per il comune costiero, che perde sicuramente una “memoria” storica del paese, che ha accompagnato molti sindaci, anche in momenti delicati e difficili.

Le prime esperienze per la Bromo, follonichese che a Castiglione si è subito sentita a casa, risalgono al 1983 quando ha iniziato come “vigilina” estiva stagionale, con mansioni amministrative. Poi, in organico alla polizia municipale dal 20 gennaio del 1987, ha prestato servizio nel corpo fino a oggi.

Gemma Bromo davanti agli uffici del Comune

L’intervista alla comandante dei record

Bromo, una carriera lunghissima sempre al comando di Castiglione.

«Si, e vado in pensione consapevole che questo paese fa ormai parte di me e della mia famiglia. Sono arrivata praticamente ragazza e ora lascio da nonna. Ho sempre cercato di dare il meglio di me in ogni circostanza, con la presenza costante e soprattutto risolvendo tanti problemi, non solo quelli amministrativi».

Di episodi da raccontare ce ne saranno a decine, come possiamo riassumerli?

«È stato un lungo percorso: ho iniziato come vigilessa stagionale e negli anni ho poi ricoperto il ruolo di comandante attraverso i concorsi. Devo dire che ho sempre avuto ottimi rapporti con gli amministratori, anche con i sindaci che avevano idee diverse, da Giancarlo Farnetani a Dario Viti, Massimo Emiliani e Franco Roggiolani, da Monica Faenzi al ritorno di Giancarlo Farnetani, con cui credo di aver collaborato a stretto contatto per arrivare a Elena Nappi in questo ultimo periodo. In un paese turistico come Castiglione non ci sono solo le problematiche estive, che sono enormi, ma bisogna lavorare sodo tutto l’anno. Fare un elenco è davvero complicato».

Tra eventi sociali e sportivi, arrivi di personalità politiche e dello spettacolo, il lavoro non è mai mancato.

«Beh, impossibile negarlo. Nel 1991 ho ricevuto l’incarico di vice comandante quando c’era Fabio Pieri e le mansioni sono aumentate, così come le responsabilità. In ordine sparso potrei citare gli esposti su Luna Rossa, quando aveva la base al porto di Punta Ala, ma anche la crisi con gli immigrati albanesi: Castiglione fu praticamente invasa con l’arrivo di migliaia di rifugiati. La polizia municipale in ogni caso è presente in ogni situazione. E poi i tanti eventi sportivi, penso alla Coppa del Mondo di Paraciclismo nel 2014, che portò in paese centinaia di persone da tutto il mondo, grazie anche ad Alex Zanardi; ma anche al Giro d’Italia con l’arrivo di tappa nel 2015. Senza dimenticare che il Comune di Castiglione, a dispetto dei 7mila residenti, in realtà è una città da oltre 20mila persone, con le dinamiche estive che aumentano esponenzialmente tutti i problemi, dalla circolazione ai controlli».

La comandante con Castiglione nel cuore

Senza dimenticare che a Castiglione, in estate arriva il Gotha della politica e dello spettacolo.

«Anche questo è un aspetto che investe sempre il comando di polizia municipale, con una stretta collaborazione con la Prefettura e la Questura. A Castiglione abbiamo ospitato primi ministri, penso al professor Romano Prodi e la sua famiglia, che per anni è venuto in vacanza a Roccamare. E sui personaggi dello spettacolo impossibile fare un elenco, sarebbe quello telefonico. Il nostro compito è sempre stato di controllo, discreto e puntuale».

Quando la sede della polizia municipale era nel vecchio Comune in via Veneto subì anche un “attentato”.

«Si, è vero. Fu lanciato un lacrimogeno rosso nel mio ufficio da una finestra laterale. Un gesto che mi colpì molto, anche perché andarono persi, oltre alle divise, molti oggetti cari come alcune maglie della Fiorentina (la Bromo è una tifosa sfegatata Viola) e ricordi. Ancora oggi, a distanza di vent’anni, se ci penso mi arrabbio. E negli anni anche qualche brutto momento, insieme ai miei agenti, fummo aggrediti durante un sequestro di materiale contraffatto a Casetta Civinini, perché sorvegliare e intervenire a volte provoca reazioni, non sempre civili».

Tra le tante attività Gemma Bromo sarà ricordata per…

«Come ho detto spero per l’impegno che ci ho sempre messo, ma anche per aver avviato il bike sharing (tra i primissimi in Italia), installato le telecamere di sorveglianza (ad oggi circa 150) e soprattutto iniziative attraverso bandi ministeriali e regionali, che non hanno pesato sulle tasche dei cittadini. E tutte quelle funzioni che non appaiano ma che sono fondamentali per la vita quotidiana della stessa amministrazione, come il cambio del parco macchine e moto».

Cosa vuole dire ai cittadini di Castiglione nel momento del suo addio?

«Che abitano e vivono in un paese meraviglioso, che io ho imparato ad amare e apprezzare. È vero che ci sono tante criticità, ma la natura incontaminata aiuta a risolvere i problemi. Tornerò sempre a Castiglione, la sento come casa mia».

Gemma Bromo, comandante della polizia municipale 

Attualmente Marcello Grechi ricopre il ruolo di vice comandante, in attesa della nomina di Edoardo Morocchi che ha molte esperienze qualificate alle spalle e che dovrebbe entrare in carica da agosto. 

 

 

 

 

 

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