SORANO. Il miglior vino della Disfida delle Contee è di Giorgio Sebastiani, 35 anni, professione benzinaio e una grande passione per la cantina.
Il concorso di vini artigianali che ogni anno si tiene a San Giovanni delle Contee e che nel fine settimana ha attirato centinaia di persone nel piccolo borgo del comune di Sorano.
Una sesta edizione della Disfida delle Contee che ha visto centinaia di persone arrivate a San Giovanni delle Contee per un programma che ha previsto anche degustazioni, musica, presentazioni di libri e banchi dedicati proprio alle riviste indipendenti sul vino e l’agricoltura. Ma soprattutto cene in piazza e per le strade del paese a cura dell’osteria Maccalè, gestita dalla Cooperativa di Comunità di San Giovanni delle Contee, esempio virtuoso di come anche i piccoli borghi. San Giovanni conta meno di 150 abitanti, ma trovano la forza per organizzarsi e dare vita ad esperienze del genere.

Una Disfida fra dilettanti
I vini della Disfida sono fatti da persone che di solito fanno altri lavori: c’è chi fa il muratore, chi l’elettricista, chi l’operaio, chi lavora in aziende agricole e chi è in pensione. Tutti però fanno il vino solo per berlo insieme agli amici e alla famiglia, non per venderlo.
Una giuria di qualità
A giudicare i loro vini sono stati importanti critici e giornalisti come Leonardo Romanelli e Federica Randazzo, celebrati produttori come Stefano Amerighi e Paolo Marchionni e vari altri professionisti di primo piano nel panorama enoico nazionale e oltre.
Giorgio Sebastiani ha vinto nella propria categoria dei bianchi con un vino a base di grechetto, ma solo dopo lunghe discussioni tra i giudici che erano divisi tra i sostenitori del suo vino, macerato e profumatissimo, e quello di Marco Bruni, muratore, che invece aveva portato un bianco a base trebbiano stilisticamente ineccepibile.

La finale è stata molto combattuta
Il vino di Sebastiani ha sfidato per la vittoria finale il vincitore della categoria dei rossi, affollata di tantissimi vini, la maggior parte realizzati con uve locali come sangiovese, ciliegiolo e canaiolo, dalla quale era emerso vincitore il vino dell’agricoltore locale Ostilio, spuntandola sul vino prodotto da Mario Bartoli, anche lui muratore.
«La Disfida delle Contee è una grande festa per mettere al centro chi il vino lo fa per passione e ci ricorda che questa bevanda – ha detto Tommaso Ciuffoletti, che insegna proprio storia del vino alla Syracuse University di Firenze ed ideatore della Disfida – ha il senso profondo di mettere insieme le persone, anche le più diverse, con gioia e condivisione»

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