Il Pd diserta la manifestazione del 1° maggio: «Serviva un segnale» Skip to content

Il Pd diserta la manifestazione del 1° maggio: «Serviva un segnale»

Vecchi rancori legati al voto dell’anno scorso creano il caso a Manciano. Il segretario del Pd: «Non è una rottura, ma serve un chiarimento»
Un momento della manifestazione del 1° maggio a Manciano
Un momento della manifestazione del 1° maggio a Manciano

MANCIANO. Ci sono storie, legate alle politica, che vanno oltre le ideologie e le appartenenze, soprattutto nei piccoli paesi. Dove i rapporti umani, la stima delle persone, oppure il sentimento opposto, pesano più della collocazione a sinistra, a destra, al centro.

Tanto che spesso le liste sono civiche, un po’ trasversali. E proprio la trasversalità porta con sé qualche rancore, perché l’amico che la pensa come te può capitare che sia avversario. E sono piccoli tradimenti che ti porti dietro.

La premessa è un po’ la fotografia delle elezioni del giugno scorso a Manciano, finite con l’elezione di Mirco Morini e la sconfitta, forse in parte inattesa, di Rossano Galli. 

Rancori che hanno bisogno di tempo per essere assorbiti. E che richiedono chiarimenti che, se continui a rinviarli, finiscono per peggiorare la situazione.

Così succede che il 1° maggio, giorno che per tradizione, a Manciano, vede insieme il festeggiamento per la Festa dei lavoratori e la Liberazione del 25 aprile, il Partito Democratico decida di non partecipare alla manifestazione, alla quale per la Cgil ha parlato Cristoforo Russo.

Un’assenza pesante, di quelle che non si possono non notare.

Al tempo stesso anche l’Anpi, pur presente con il responsabile della sezione, Lucio Niccolai, non ha mancato di polemizzare per la presenza del Comune, con la vicesindaca Valeria Bruni, alla manifestazione.

«Questa è la festa di tutti – ha detto Valeria Bruni – e come Comune abbiamo partecipato in modo convinto. Qui festeggiamo sempre il 1° maggio le due importantissime ricorrenze insieme perché il 25 aprile preferiamo andare alla manifestazione provinciale a Grosseto con il gonfalone del Comune. Se poi qualcuno non è venuto, a me non interessa».

La corona deposta sotto al monumento ai caduti
La corona deposta sotto al monumento ai caduti

Pd, Giomarelli: «Andava dato un segnale»

Come detto, tutto nasce dal voto del giugno scorso. 11 mesi dopo le scorie sono ancora presenti.

«Abbiamo deciso come direzione dell’Unione comunale, ma la responsabilità della scelta è prima di tutto mia – dice Alessandro Giomarelli, segretario dell’Unione comunale del Pd di Manciano -. Devo chiarire, innanzitutto, che io sono iscritto alla Cgil e i valori del sindacato sono i miei. Ma qui il problema è un altro e volevamo mandare un segnale».

Qual è il problema?

«Il problema è che se si vuole qualcuno vicino, si deve essere pronti a fare la stessa cosa. Mi spiego meglio: alle elezioni del giugno scorso una parte della Cgil, non tutta, ma una parte, non ha lavorato per sostenere la nostra lista. Anzi. Eppure con Rossano Galli avevamo costruito un gruppo veramente di sinistra. E un chiarimento su questa cosa non c’è mai stato».

Quindi avete deciso questa rottura.

«Non è una rottura, ma un segnale. Per quanto mi riguarda, ma mi sento di interpretare il sentimento degli iscritti, da domani siamo pronti a tornare a dialogare. Siamo pronti a ripartire. Ma se per la prima volta non siamo a un primo maggio è perché serve un chiarimento».

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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