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La Maremma, il cinema e Luigi Ambrosio

Il manifesto del Clorofilla film festival, di Chiara Di Vivona, dedicato all’indimenticabile Gigi
Il manifesto del clorofilla film festival 2022
Il manifesto del Clorofilla film Festival 2022

GROSSETO. La linea morbida delle colline sullo sfondo, una macchia di pini domestici, un prato pieno di acquitrini, cespugli e erbe palustri. In lontananza, il grande schermo di un cinema all’aperto, con il pubblico seduto. In mezzo, poco più di un puntino colorato, c’è una figura di spalle. Impossibile non riconoscerlo:

La camminata sghemba, l’immancabile cappello, le mani in tasca.

Non può essere che lui, Luigi Ambrosio, scomparso a settembre: indimenticabile, celebrato con dischi, murales, canzoni, poesie e perfino tatuaggi. Oggi, protagonista silenzioso del manifesto per il Clorofilla film festival 2022, la rassegna dedicata a film e documentari a temi ambientali, che si svolge all’interno di Festambiente.

L’autrice del manifesto anche quest’anno è Chiara Di Vivona, che da sempre collabora con il festival. «C’è la Maremma un po’ amara e lontana dai tappeti rossi, uno schermo un po’ sghembo, come noi, in mezzo alla natura con una piccola processione cinefila e i colori di un calare del sole estivo. Un’immagine dedicata a chi non c’è più ma è sempre con noi», scrive sul suo profilo facebook, usando una frase di Simonetta Grechi tra le organizzatrici del festival e grande amica di Gigi.

Grazie Gigi per quello che sei

E proprio il pensiero di Simonetta, vergato di getto sulla pagina facebook del Clorofilla, raccoglie il sentimento di tutti coloro che hanno amato Luigi Ambrosio e lo portano nel cuore. Bellissimo da leggere.

Eccolo:

«Ogni anno da molto tempo, con un po’ di timidezza, ci sentiamo con Chiara Di Vivona per realizzare l’immagine di Clorofilla. Chiara è una bravissima illustratrice, molto affezionata al festival. Due parole ed è pronta a cogliere indicazioni, anche quando sono poco chiare o non ci sono proprio.

Così è stato anche quest’anno. Pochi giorni fa mi balena un’idea, ci rimugino sopra un bel po’, mi chiedo e chiedo se può andare, mi confronto con Michela, con la stessa Chiara. Quello che riesco a comunicare è solo un barlume confuso di quello che sento e anche stavolta, più di altre, Chiara risponde puntuale e impeccabile.

L’immagine di quest’anno è un sussulto al cuore. C’è la Maremma un po’ amara e lontana dai tappeti rossi, uno schermo un po’ sghembo, come noi, in mezzo alla natura con una piccola processione cinefila e i colori di un calare del sole estivo».

Gigi. Più indietro degli altri, ma più avanti di tutti

Luigi Ambrosio in un ritratto di Stefania Rosini
Luigi Ambrosio in un ritratto di Stefania Rosini

«Gigi si vede in modo discreto con il suo cappello e i pantaloni corti: più indietro degli altri, ma più avanti di tutti.

In questi 9 mesi e 13 giorni non sono riuscita a dire molto di lui, mi sono nutrita delle foto bellissime di Stefania Rosini, ma anche di altri ricordi e foto dei familiari e degli amici in comune. È come se mi fossi fermata da qualche parte, dove credo che lui possa spuntare da un momento all’altro, da qualche angolo, con le sue camicie colorate, la bici rossa e i baffi all’insù. E con me ci vedo anche i suoi familiari, i suoi e i nostri amici.

A Gigi voglio un gran bene. Probabilmente non sono riuscita a dirglielo o a dimostrarlo.

Spero, prima o poi di poter fare qualcosa che piaccia a lui, qualcosa che avremmo potuto organizzare insieme come abbiamo fatto tante volte. Forse qualcosa del programma di quest’anno potrebbe piacergli e sarà come averlo realizzato con Gigi. Perché lui è qui e si fa sentire.

Grazie Chiara per la tua disponibilità e generosità oltre che per la tua sensibilità, grazie a Veronica, che presto confezionerà quel librino in pochissime copie che rimane l’unica memoria tangibile di Clorofilla (siamo vintage, non abbiamo ancora un sito dopo 21 anni) e per lei valgono le stesse parole scritte per Chiara…

E grazie di cuore a Michela, Flo, Elena, Pasquale, Tommaso, Asia, Viola, alla piccola Sofia, memoria bionda in divenire di quel babbo affettuoso e stravagante, perché non era facile ma mi avete rincuorato con il vostro assenso. E grazie a te Gigi per quello che sei».

Autore

  • Lina Senserini

    Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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