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Il Mangialibro: “I Grifoni della Maremma”

Il nuovo romanzo dello scrittore grossetano Francesco Falconi trascina il lettore in un’intensa saga familiare, ambientata tra la città e le campagne maremmane
Il mangialibro – I grifoni della Maremma

GROSSETO. Inizia da oggi, 3 marzo, con l’ultimo romanzo di Francesco Falconi, “I Grifoni della Maremma”, la nuova rubrica quindicinale “Il Mangialibro”. Dedicata a tutti coloro che hanno fame di lettura e conoscenza, ogni due venerdì, propone un libro scritto da un autore maremmano o legato alla Maremma.

Cominciare da Falconi, è stato naturale. Nato 47 anni fa a Grosseto, vive e lavora a Roma da 20 anni. È un ingegnere delle telecomunicazioni con la passione per la scrittura e un talento naturale che coltiva fin da quando era poco più che un bambino. Con il suo “Gli anni incompiuti” è stato proposto per il premio Strega nel 2020 e, nel 2022, si è aggiudicato il premio Città di Grosseto – Amori sui generis.

A ottobre è uscita la sua ultima fatica, “I Grifoni della Maremma” (La Corte Editori, 2022), un romanzo storico che mette al centro la terra in cui è nato e cresciuto. E dove torna ogni volta che può. Il racconto è una saga familiare con tanti rimandi biografici che già nel titolo omaggia la città natale, citandone il simbolo: il Grifone, creatura leggendaria d’indole forte, tenace, resistente e fiera come i maremmani.

“I Grifoni della Maremma”, storia di due generazioni nel Dopoguerra

1944, ultimi mesi prima della liberazione da parte degli Alleati. Mario Innocenti ha 11 anni e vive con la madre Italia, il padre Beppe e il fratello maggiore Emireno nel cuore della Maremma. Conducono la vita semplice della gente povera, con un capofamiglia “padrone”, di indole rabbiosa e violenta, e una madre sottomessa, ma che troverà la forza di emanciparsi. C’è il passaggio del fronte, con i tedeschi in ritirata che si macchiano delle peggiori nefandezze. È in questo momento che Santa, sorella di Italia, antifascista e dallo spirito libero, scompare improvvisamente dal podere Poggiospecchio a Roccastrada, dove tutta la famiglia si è rifugiata.

Poi la guerra finisce, Beppe si trasferisce con moglie e figli a Grosseto, dove apre un bar in società con Roberto, detto il Tartaglione, l’amico partigiano con cui ha condiviso l’infanzia.

In un’estate di diversi anni dopo, gli Innocenti conoscono i Coppola, una famiglia di Napoli in vacanza al mare in Maremma, a Torre Trappola, con la figlia Rosa. Sono molto distanti a livello sociale, culturale e ideologico, ma questo non impedisce a Rosa e Mario, che ormai è cresciuto, di legarsi con più di una semplice amicizia. I Coppola e gli Innocenti sono due famiglie agli antipodi, accomunate tuttavia dallo stesso desiderio di rivalsa in un’Italia in pieno fermento politico e sociale.

Tra difficoltà di comunicazione anche tra fratelli, personaggi femminili molto forti che si muovono in una società fortemente patriarcale e misogina, le vicende arrivano fino agli anni ’80, sullo sfondo di un territorio che cresce e cambia. 

La copertina del libro e Francesco Falconi
La copertina del libro e Francesco Falconi

Le memorie di famiglia alla base del racconto

“I Grifoni della Maremma “contiene una vena biografica, che nasce dalle memorie del babbo dell’autore, Marcello. Da un quaderno che aveva scritto durante un periodo di ricovero in ospedale. Ed è proprio dal ritrovamento di un quaderno nascosto in soffitta nel baule dei ricordi, violato in un pomeriggio di noia durante il lockdown dal piccolo Giacomo, che la storia ha inizio.

Frammenti di vita che Mario ha appuntato e che danno la stura alla vicenda raccontata con un lunghissimo flashback. Dietro al filo della saga familiare, scorre la storia anche della Maremma. «Una terra dove sono passati Bianciardi, Eco, Calvino, Cassola, lasciando il segno – aveva detto Falconi in un’intervista a MaremmaOggi – un ambiente molto vivace dal punto di vista culturale. Un territorio segnato da eventi storici anche di rilievo nazionale, che hanno lasciato profonde cicatrici».

Storie che si intrecciano alla storia nazionale e locale

Le storie delle due famiglie si intrecciano alla Storia: dell’Italia, con la guerra, la difficile ricostruzione degli anni’50, le lotte sociali, l’emancipazione femminile, il terrorismo. E della Maremma, con l’arrivo della Montecatini e il miraggio dell’industrializzazione, la tragedia di Ribolla del ’54, l’alluvione del ’66, fino alla svolta dell’economia verso il turismo, mentre sulle colline maremmane calano i signori del vino.

Storia di personaggi inventati, che si intrecciano con quelli veri, come Luciano Bianciardi e Carlo Cassola. L’incontro con loro darà una scossa alla vita di Mario che li segue nel loro progetto di diffusione dei libri nei paesi e nelle campagne maremmane.

Leggere il libro di Falconi è come fare un viaggio nel tempo e nello spazio, che qui è un paesaggio per molti aspetti immutato. La Maremma è la vera protagonista del romanzo: chi la conosce, si ritroverà in tante descrizioni minute, si rivedrà nel carattere aspro e spigoloso dei suoi abitanti, nella bellezza del suo territorio.

Chi non la conosce, imparerà ad apprezzarla seguendo Beppe, Mario, Rosa e tutti i personaggi di questo affresco corale. Finirà con l’innamorarsene e non potrà fare a meno di venire a scoprirla.


Casa editrice La Corte Editore https://www.lacorteditore.it/
Francesco Falconi https://www.francescofalconi.it/

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