GROSSETO. Nono appuntamento con la rubrica quindicinale “Il Mangialibro”. Ogni due venerdì, MaremmaOggi regala uno spazio dedicato a tutti coloro che amano leggere, proponendo un libro scritto da un autore maremmano o legato alla Maremma.
Protagonista di questa “puntata” è la raccolta di racconti “Donne di Maremma”, l’ultima fatica di Luciana Bellini, pubblicato da C&P Adver Effigi, che ha appena vinto il premio La Ginestra di Firenze.

Conosciuta come “la scrittrice contadina”, 76 anni, Bellini è nata a Scansano e vive in un podere dell’Ente Maremma a Pomonte, nel comune collinare. Tre figli, cinque nipoti, una vita intera dedicata alla famiglia e al lavoro, è la quintessenza del talento sviluppato da autodidatta. Ha iniziato a scrivere a 50 anni, vergando su carta, in dialetto maremmano le storie che ha sentito raccontare, che ha vissuto, che ha trattenuto nella memoria e restituito ai lettori. E come dice lei stessa, scrivendo a penna parole che venivano già da sole. Poi con il tempo ha imparato a usare il computer. Scrive da 25 anni e ha perso il conto delle cose che ha pubblicato, dei premi e dei riconoscimenti che ha avuto.
“Donne di Maremma”, un affresco toccante di figure femminili
“Donne di Maremma” è una straordinaria carrellata di personaggi femminili, raccontati in dialetto maremmano, con l’innata capacità di Luciana Bellini di trascriverne le sfumature linguistiche. Un gioco di accenti, apostrofi, parole tronche che rendono magistralmente anche le piccole differenze da zona a zona, che in Maremma ci sono.
Una dopo l’altra sfilano mogli e madri, figlie e sorelle. 29 piccole-grandi, eroiche resistenti della quotidianità, che tra l’orto, le zolle, il lavoro dei campi, i figli, il marito e i vecchi da accudire, sono il simbolo di tutte le donne della Maremma di quegli anni. Della Maremma e più in generale delle campagne italiane.
Instancabili lavoratrici, donne appassionate, madri a tempo perso, quello che resta tra il “focarile”, il bucato e il pane da mettere in forno. Sono state il fulcro indistruttibile della famiglia, ma anche la spina dorsale di un sistema economico che ha retto fino ai primi anni ’60, quando le famiglie patriarcali hanno iniziato a disgregarsi.
Donne non idealizzate, protagoniste di una civiltà rurale uscita da poco dal disastro della seconda guerra mondiale. Il filo della memoria, che prende spunto dai ricordi di una bambina, viene riannodato da Luciana Bellini, che si fa portavoce di un patrimonio letterario e antropologico senza tempo. Sono donne di altri tempi che hanno ancora tanto da dire e raccontare a quelle moderne.
Le donne di Maremma che fanno ridere e piangere
Tutte le protagoniste dei racconti di Luciana Bellini, con le loro storie, la loro capacità di resistere a una vita durissima sono bozzetti di vita contadina che fu. Hanno conosciuto la miseria, talvolta l’umiliazione, ma hanno resistito. Oggi le colline di Scansano, dove la stessa Luciana vive, sono un giardino, un’infinita sequenza di filari, inframmezzati da oliveti, boschi e campi a maggese. Ma un tempo, nemmeno troppo lontano, chi viveva nei poderi a mezzadria ha conosciuto la fame. Erano loro, le donne, che alla fine riuscivano a mettere in tavola un piatto di minestra.
Quelle donne capaci di tenere unite famiglie numerose, sempre un passo dietro ai mariti, ai padri, ai fratelli, eppure un passo avanti nel loro modo di concepire la vita, fanno ridere, fanno piangere, scatenano momenti di autentica commozione.
Come si legge nella motivazione del premio La ginestra «sono proprio loro, di cui Luciana incarna la ‘stoffa’, il filo conduttore del libro che si divora d’un fiato, dalla prima all’ultima pagina. Le donne di Luciana sono perlopiù analfabete, apparentemente all’ombra dei mariti, votate al sacrificio. La potenza del dialetto che permea il linguaggio delle storie raccontate rispecchia il parlato della gente semplice di Maremma, una terra uscita a testa alta dai bombardamenti e dalle paludi».
Casa editrice: C&P Adver Effigi www.cpadver-effigi.com
Autore
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Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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