I figuranti di Roccatederighi al Capodanno fiorentino | MaremmaOggi Skip to content

I figuranti di Roccatederighi al Capodanno fiorentino

Il Palio storico protagonista insieme a 51 rievocazioni storiche regionali
Alcuni momenti della sfilata dei figuranti di Roccatederighi, a Firenze
Alcuni momenti della sfilata del Palio storico a Firenze

FIRENZE. I figuranti del Palio di Roccatederighi sono stati tra i protagonisti del corteo storico che, domenica 27 marzo, ha accompagnato i festeggiamenti del Capodanno fiorentino. In 38, tra sbandieratori, tamburini e personaggi della sfilata che precede la celebre corsa dei ciuchi nel borgo del comune di Roccastrada, hanno fatto bella mostra di sé per le vie di Firenze, insieme a un migliaio di altri figuranti in rappresentanza di 51 cortei storici toscani.

Il Palio storico di Roccatederighi, infatti, affonda le proprie radici nel XIII secolo, anche se la sua versione moderna risale agli anni ’20, e come tale a fa parte del comitato regionale delle rappresentazioni storiche.  

Era, quindi, presente al Capodanno fiorentino, con le 5 contradeCorso, Nobili, Torre, Tramonto e Ventosa, che il 14 agosto di ogni anno si disputano il drappo dipinto a mano, in una carriera con i ciuchi nella via principale del paese – ognuna delle qual, a Firenze, era rappresentata dalla damigella e dal cavaliere. C’erano poi Fredi e la sua amata Mina, sulla cui vicenda si mescolano fantasia e realtà, storia e leggenda, con le dame di compagnia, l’armato e le damigelle del popolo. Il corteo del Palio era preceduto dai tamburini e dagli sbandieratori.   

Il Palio fermato dal Covid

Dal 1920, quando è nata la sua versione moderna e per tutto il XX secolo, il Palio storico di Roccatederighi è stato fermato solo dalla seconda guerra mondiale. Purtroppo, in tempi più recenti, è arrivato il Covid a costringere gli organizzatori a rimandare per ben due volte la festa più amata dai cittadini.

«Quest’anno speriamo di tornare a organizzare questa rievocazione storica, che divide, ma contemporaneamente unisce tutto il paese in una grande festa, a prescindere da quale delle 5 contrade porti a casa il drappo», commentano.

In agosto cene medievali, in attesa di ripartire con Medioevo nel borgo

Dalla rievocazione storica del Palio, nel 1992, è nata un’altra festa che ha reso famosa Roccatederighi oltre i tradizionali circuiti: Medievo nel borgo, iniziato quasi per gioco e in breve cresciuto, tanto da essere preso in mano dalla Proloco, che dal 1995 fino a tre anni fa lo ha organizzato ogni anno in este.

In questa occasione il paese cambia aspetto e si trasforma in un borgo medievale come doveva essere mille anni fa, con botteghe, arti e mestieri, osterie e fiaccole a illuminare la notte al posto dei lampioni.

Anche questa festa si è fermata con il Covid e l’idea della Proloco e di ripartire per step. Per quest’anno ci saranno cene medievali per le vie del paese, in attesa di tornare alla grande festa del Medioevo nel borgo. 

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