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Green Pass obbligatorio per i lavoratori: il vademecum

Per accedere alle strutture sia pubbliche che private sarà necessario esibire la certificazione: tutto ciò che c’è da sapere sulle nuove regole
Green Pass

GROSSETO. Entra in vigore domani, venerdì 15 ottobre il decreto che rende obbligatorio il Green pass in tutti i posti di lavoro pubblici e privati. Per mettersi in regola, il Governo ha lasciato un mese di tempo.  Le regole erano già state stabilite. Ora diventano legge.

Approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri, la nuova disposizione toccherà 23 milioni di lavoratori in tutta Italia e riguarda sia i dipendenti delle aziende private ma anche gli autonomi e i collaboratori familiari, così come già succede per la scuola.

Dipendenti pubblici e privati

L’obbligo di Green pass vale per tutte le amministrazioni pubbliche vale anche per l’ingresso nei luoghi di lavoro, anche quelli privati, inclusi gli autonomi e i collaboratori familiari. Badanti, colf e baby sitter dovranno esibire la certificazione prima di entrare nelle case delle famiglie presso le quali lavorano. A Grosseto, un po’ di caos era nato quando i sindacati avevano scoperto che alcune badanti erano state vaccinate con Sputnik e quindi non avevano potuto richiedere il Green pass.

Anche chi ha incarichi esterni alle amministrazioni, dovranno avere il Green pass, così come le Partite Iva e i lavoratori che offrono servizi occasionali come elettricisti e idraulici. L’obbligo vale anche per i volontari che prestano servizio nelle associazioni.  Chi invece dovrà accedere alle strutture pubbliche per ricevere dei servizi, non avrà l’obbligo di esibire la certificazione che invece è diventata obbligatoria, per entrare nei 13 ospedali dall’Asl toscana Sud Est.

Non cambia la regola per i consiglieri comunali, che dovranno esibire la certificazione prima di entrare nei Comuni o in tutti i luoghi in cui  si accede con cariche elettive.  Gli unici lavoratori esonerati dall’obbligo di Green pass sono quelli in smart working.

I controlli

Tocca al datore di lavoro controllare che i propri dipendenti abbiano il Green Pass. E tocca sempre a loro definire le modalità operative per organizzare le verifiche, che – nel caso dei luoghi di lavoro privati – possono essere fatti anche a campione, ma sempre nel momento dell’accesso alla struttura.

Così non è invece per la pubblica amministrazione, dove tutte le persone che accedono alle strutture per motivi di lavoro, dovranno essere controllate.

Sanzioni

Chi è senza Green Pass non può essere licenziato, né che lavori come dipendente pubblico, né che sia un dipendente privato.

Chi non ha la certificazione fra il personale delle amministrazioni pubbliche è considerato assente ingiustificato e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso fino alla presentazione della certificazione e fino alla scadenza dell’eventuale contratto di sostituzione, comunque non oltre il 31 dicembre 2021. In ogni caso, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

Nel settore privato i dipendenti che non hanno il Green Pass sono subito sospesi dalla prestazione lavorativa per tutelare la salute degli altri. Per il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento. In ogni caso i lavoratori mantengono il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Viene multato chi si introduce sul luogo di lavoro senza Green Pass o con un certificato falso. La multa dovrebbe andare da 400 a 1000 euro.

Tamponi

I prezzi sono calmierati:  saranno infatti gratuiti per chi è esonerato dal vaccino e costeranno 8 euro sotto i 18 anni e 15 per gli altri fino al 31 dicembre. Non sarà facoltativo come finora per le farmacie. Aumenta la durata di validità del tampone: 72 ore per i test molecolari.

Guariti

Chi ha contratto il Covid ed è guarito, potrà ottenere il Green pass dopo la prima dose di vaccino senza dover aspettare 15 giorni.

Il corso di Cna

«Pur registrando sensibilità diverse dei nostri associati sull’argomento – spiega il direttore Anna Rita Bramerini – abbiamo deciso di aiutare le nostre imprese per evitare sanzioni. La norma su Green pass, infatti, prevede per il datore di lavoro una serie di adempimenti e di verifiche da effettuare, che non sono di semplice applicazione. Per questo abbiamo deciso di creare un pacchetto di formazione e consulenza gratuito per tutti i nostri associati».

Tutti gli associati di Cna, quindi, riceveranno le informazioni necessarie per adempiere correttamente alle nuove regole e chi lo desidera, inoltre, potranno partecipare a un incontro formativo online, nell’aula virtuale di Cna sulla piattaforma Zoom, in programma per giovedì 14 ottobre, alle 17. «Tutte le imprese associate riceveranno il link per partecipare all’incontro con i nostri esperti – aggiungere Bramerini – e avranno così l’opportunità anche di fare domande, chiarire dubbi, approfondire temi».

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