GROSSETO. Si è concluso con una multa da 800 euro il processo nei confronti del writer di 41 anni accusato di imbrattamento per aver disegnato le sue opere sui treni in sosta a Grosseto. E non solo.
L’uomo, difeso dall’avvocato Michele Costa, ha patteggiato la pena di fronte al giudice Andrea Stramenga.
Incastrato da una foto
Una trentina gli episodi contestati all’uomo. I primi risalivano al 2018 ma la maggior parte dei disegni erano stati realizzati nel periodo del Covid, quando le stazioni erano semi deserte e il traffico dei treni rallentato.
Il 41enne si firmava con diverse sigle differenti: Knm, Edf quelle più utilizzate. Tra le sue opere, anche una comparsa sul muro del lungomare a Castiglione della Pescaia.
Le indagini della polizia ferroviaria erano cominciate dopo che erano comparsi i primi disegni. Il 41enne era stato notato, in pieno periodo Covid, alla stazione di Montepescali.
Fermo sul binario, pronto a scattare foto e girare video del treno in transito sul quale aveva fatto quel disegno. Il capotreno, che sapeva della segnalazione di Trenitalia sulla presenza della crew di graffitari, lo aveva a sua volta fotografato dal treno e aveva poi consegnato le immagini alla ferroviaria.
Un’ondata di solidarietà
Quando è stata fissata l’udienza in tribunale che vedeva il 41enne imputato per l’imbrattamento del treno, si era alzata un’ondata di solidarietà nei suoi confronti.
Tanti commenti erano apparsi sui social di MaremmaOggi che aveva riportato la notizia, Rifondazione comunista aveva anche proposto di mettere a disposizione degli spazi adeguati dando la possibilità ai graffitari di eseguire le proprie creazioni in zone a più alto rischio di degrado.
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