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Gli rubarono l’Ape, gli regalano la miniatura

La riproduzione del mezzo è stata lasciata da un anonimo nello stesso punto in cui era parcheggiato quello scomparso un anno fa: un nuovo mistero nel borgo
L'Ape regalato a Tatti Stampa
Wolfgang Scheibe e il suo Ape, a destra la miniatura che ha trovato davanti alla stamperia

MASSA MARITTIMA. Un vero compagno di vita. Wolfgang Scheibe, tedesco di origine, vive oramai da 15 anni a Tatti e utilizza il suo Ape 703 per il lavoro di casa, di campagna e per la sua arte. Wolfgang è uno dei primi consulenti per le tecniche agricole biodinamiche, ma non ha mai accantonato la sua passione per le arti grafiche. Una passione che ha messo a frutto con un laboratorio dove conserva (e mette all’opera) macchinari storici.

Il suo Ape è anche il soggetto di molte delle sue stampe, che realizza con la tecnica inventata da Gutenberg. Un anno fa però, gli fu rubato. Ritrovato misteriosamente in zona Petriolo, poi ha ripreso il suo posto. Ora, davanti al laboratorio di Wolfgang, ne è anche spuntata (altrettanto misteriosamente) una miniatura.

Un amico perso, e poi ritrovato

«Il mio Ape è un compagno fisso oramai da 12 anni – dice Wolfgang – Un annetto fa, poco dopo essermi svegliato gettai un occhio fuori e vici che non c’era più. Fu inizialmente rintracciata una sponda. Feci poi anche la denuncia ai carabinieri e Andrea Giacomelli, amico della Jugband, diramò un appello online per aiutare le ricerche».

Wolfgang Scheibe alla guida dell'Ape
Wolfgang Scheibe alla guida dell’Ape

Per Wolfgang non vedere più l’Ape sotto casa fu un’amara sorpresa, ma non si arrese e con l’aiuto degli amici riuscì a ritrovarlo.

«L’ape poi fu trovato vicino al Petriolo, circa 40 Km lontano da dove è stato preso – ricorda Wolfgang – era stato gettato in un fosso, forse chi lo aveva rubato, finito il carburante, se n’era voluto sbarazzare».

Il “regalo”

Nell’autunno 2022 ne è improvvisamente spuntata una miniatura, messa proprio dove ha la stamperia. C’è chi pensa sia opera dei vecchi ladri, chi di qualche amico.

L’ipotesi più accreditata da chi si è trovato a passare di lì è comunque quella del pentimento. Chi ha utilizzato l’Ape per i suoi comodi abbandonandolo in una fossa, deve aver sentito poi pizzicare forte il rimorso. Così avrebbe cercato in qualche modo di rimediare. Anche se il destinatario del pensiero, non è affatto sicuro che le cose siano andate davvero così.

La miniatura dell'ape in terracotta
La miniatura dell’ape in terracotta

«Quando sono arrivato alla stamperia, ho trovato questo Ape blu in terracotta – dice Wolfgang – Non si sa chi lo abbia messo, non c’era nessuno in zona. La mia prima reazione è stata quella di dire “che Kitsch”. Ho provato a rimuoverlo, ma qualcuno lo ha incollato con del cemento».

Wolfgang però dubita che chi gli ha donato l’Ape in terracotta sia la stessa persona che gli rubò, un anno fa, quello vero. «Non credo sia la stessa persona – conclude – dalle ipotesi che feci sul furto, ho alcuni pensieri che mi fanno dubitare siano stati i ladri dell’anno scorso. All’inizio volevo toglierlo, ora mi sto abituando: per ora rimane dov’è».

La stamperia

Wolfgang, componente della Jugband, suona un basso monocorda realizzato con materiale riciclato e ritrovato. Cresciuto con la musica rock e beat anni ’60 accompagna ora le melodie della band. In giovane età ha appreso anche le antiche tecniche di stampa lavorando a Stoccarda, riproponendole ora a Tatti. Dove ha radunato e rimesso in moto macchinari di aziende in chiusura, probabilmente destinati al riciclo se non alla discarica.

Il 19 marzo, proprio lì dove è stato posizionato l’ape in terracotta, Wolfgang aprirà le porte del suo laboratorio. Un luogo curioso che, per un giorno, offrirà uno sguardo nel passato. Wolfgang invita tutti, anche se suggerisce di non affollarsi, perché lo spazio è piccolo. Per vedere sia l’Ape che la sua arte è gradita la prenotazione alla mail: tattistampa@tiscali.it.

La locandina dell’evento

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