«Ha giocato d'azzardo 150mila euro della sua società» | MaremmaOggi Skip to content

«Ha giocato d’azzardo 150mila euro della sua società»

Un uomo di 45 anni è accusato di aver utilizzato i soldi della cassa per scommettere su Internet
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

ORBETELLO. Avrebbe fatto sparire 153.541,87 euro, soldi che erano sui conti della società della quale era amministratore per giocare d’azzardo online. Con l’accusa di appropriazione indebita, il giudice per le indagini preliminari Sergio Compagnucci ha rinviato a giudizio Claudio Marioni, mancianese di 45 anni, difeso dalle avvocate Anna Maria Bacosi e Sabrina Pollini

Operazione Ultima scommessa

La guardia di finanza aveva scoperto che dai conti correnti di una società che ha sede a Orbetello, la Agn snc di Marioni e Mocilla, c’erano stati ammanchi, tra il 2015 e il 2018, per oltre 150mila euro. Soldi che il quarantacinquenne avrebbe speso poi per le scommesse online sul portale Sisal. Coordinati dal sostituto procuratore Giampaolo Melchionna, che aveva chiesto il rinvio  giudizio dell’uomo, gli uomini delle fiamme gialle di Orbetello avevano ricostruito i movimenti della società. I 153.000 euro sarebbero stati prelevati dalle casse della società e sarebbero stati utilizzati appunto per le scommesse. La guardia di finanza, dal 2012 al 2018, hanno ricostruito spese per le scommesse online pari a 225.593 euro. 

Una volta che uno dei soci della Agn si sarebbe accorto dell’esposizione bancaria della società e una volta manifestate le proprie preoccupazioni, Marioni avrebbe improvvisamente e drasticamente ridotto le scommesse online. Secondo gli uomini della tenenza di Orbetello della guardia di finanza, questo comportamento confermerebbe che gli ammanchi societari avevano avuto un nesso di causalità con le puntate al gioco.

Marioni, che era il contabile della società e per quello aveva la gestione della cassa, parlando con il suo socio che gli stava facendo presente che c’erano quegli ammanchi, se n’era assunto la responsabilità. Il suo socio aveva registrato quella conversazione, allegandola alla denuncia presentata alla guardia di finanza. 

 I reati che gli erano stati contestati erano quelli di appropriazione indebita e auto riciclaggio. Secondo il giudice però, quest’ultimo non si sarebbe consumato: Marioni quindi, di fronte alla giudice Ludovica Monachesi, dovrà rispondere di appropriazione indebita. 

 

 

 

 

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