FOLLONICA. La città è sotto shock per la scomparsa, nel pomeriggio di oggi, 18 marzo, di Rolando Stella, uno dei protagonisti della vita politica e amministrativa degli ultimi 50 anni.
Avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 29 luglio e da qualche tempo non stava bene. Ma la sua morte, avvenuta all’ospedale di Massa Marittima, dove era ricoverato da ieri, è arrivata come un fulmine a ciel sereno.
Una vita dedicata all’impegno politico
Rolando la politica ce l’aveva nel sangue e non ha mai allentato il suo impegno, se non per dedicarsi alla famiglia, le figlie Claudia e Lara, e l’amatissima moglie Anna, scomparsa poco tempo anni fa. Del resto la sua numerosa famiglia (10 fratelli, 8 maschi e 2 femmine) ha contato e conta altri amministratoti, da Marcello Stella, ex sindaco di Scarlino figlio del fratello Gaetano, alla nipote Francesca, presidente del Consiglio comunale di Follonica.
Originario delle Marche, si era trasferito con i genitori a Follonica. Aveva lavorato fino alla pensione alle acciaierie a Piombino, fucina di quella sinistra vera e coriacea che Rolando aveva saputo coniugare con il cambiamento. Iscritto al Pci, ne aveva seguito tutta l’evoluzione confluendo nel Pds, poi Ds e infine Pd. Proprio nelle settimane scorse, pur con qualche problema di salute, si era impegnato nella campagna elettorale per le primarie, nella mozione Schlein.
Prima ancora che Prodi lanciasse il progetto dell’Ulivo, aveva capito che bisognava cambiare, che bisognava aprire le stanze della politica alla cosiddetta società civile, ai giovani non iscritti, ma volonterosi e impegnati nella vita della comunità. E proprio tra questi giovani, negli anni ’90 aveva scovato il futuro sindaco Andrea Benini, che lo ricorda con affetto e commozione, come un «maestro di politica e di vita, sempre presente con la sua esperienza, ma anche la sua modernità a sostenere nuovi slanci», dice Benini.

L’amministratore con il pallino dello sport
Stella è stato anche per lungo tempo amministratore. Consigliere comunale e assessore dal 1980 fino alla metà degli anni ’90 con tre sindaci diversi: Massimo Corti, Loreno Chelini, Enrico Norcini, scomparso poche settimane fa.
Storico assessore allo sport, di cui era un grande appassionato, è stato tra i promotori e poi i sostenitori della realizzazione del palazzetto e della riqualificazione dell’area dedicata agli impianti sportivi. Aveva organizzato molti eventi in città, con grandi nomi del tennis e del calcio. C’è chi ricorda commosso il suo ufficio in comune, pieno di coppe e trofei.
Ma la sua vera passione era la Juventus. Girano aneddoti sulle sue lettere di congratulazioni alla squadra ogni volta che vinceva uno scudetto o una coppa. E le risposte che arrivavano firmate dai presidenti del club bianconero lo rendevano felice come bambino.
Nel suo studio la storia politica di Follonica
Ma Rolando era anche la memoria politica della città. Nel suo studio, a casa, aveva conservato carte e ricordi che riassumono gli ultimi 50 anni di storia della città e si era cimentato a scrivere un librettino in cui aveva elencato tutti gli amministratori del Comune, fin dall’inizio.
E il destino ha voluto che se ne andasse proprio mentre iniziano le celebrazioni per il centenario.
La salma è stata composta all’obitorio dell’ospedale di Massa Marittima. Domani mattina, la camera ardente sarà allestita alla stanza del commiato dell’agenzia di pompe funebri Vanni e Terramoccia, accanto alla chiesa di San Leopoldo.
Ancora da stabilire la data del funerale.

Redattrice di MaremmaOggi
Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle “origini” prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi
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