GROSSETO. La Flc-Cgil di Grosseto aderisce allo sciopero degli studenti, proclamato per domani, 4 febbraio, a seguito della morte di Lorenzo, lo studente di Udine rimasto ucciso in un incidente sul lavoro, mentre era in alternanza scuola-lavoro.
«Per noi la scuola deve essere un luogo di crescita e relazione non palestra di sfruttamento, precarietà e morte», si legge in un comunicato della federazione che raccoglie i lavoratori della scuola. «Qualcuno, tentando di minimizzare l’accaduto, ha ricordato che lo studente frequentava il quarto anno di un percorso di istruzione e formazione professionale, come se tutti gli studenti non avessero gli stessi diritti indipendentemente dall’itinerario di studio».
Non si può parlare di fatalità imprevedibile
L’incidente in cui ha perso la vita Lorenzo è accaduto «perché gli studenti vengono messi a lavorare nello stesso identico contesto in cui muoiono 4 lavoratori ogni giorno», continua la Fil-Cgil. «Negli scorsi anni si sono già verificati incidenti gravi che hanno coinvolto studenti in stage, ciononostante non è stata presa alcuna misura per la loro tutela né si è messo in alcun modo in discussione il modello dell’alternanza scuola-lavoro nel suo complesso».
«Come organizzazione sindacale esprimiamo contrarietà alla obbligatorietà e alla precisa quantificazione delle ore in alternanza scuola-lavoro e ribadiamo che questi percorsi non devono rappresentare un paravento per rapporti di lavoro subordinato o parasubordinato gratuito.
Invece devono rimanere un’opportunità formativa gestita in autonomia dalle scuole di ogni indirizzo che meglio conoscono le esigenze degli studenti del territorio», conclude la Fil-Cgil.

nasce dall’idea di Guido Fiorini e Francesca Gori
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