Emiliano Fratini, dopo il Grifone la nuova vita sportiva Skip to content

Emiliano Fratini, dopo il Grifone la nuova vita sportiva

Allontanato nel gennaio del 2022, ha trovato squadra in serie D in Veneto. Ora è tornato sereno. E le offerte non mancano
Emiliano Fratini
Emiliano Fratini

ORBETELLO. Da poco ha riabbracciato la laguna, rivisto i crepuscoli struggenti, riassaporato le sere nei vicoli dove è cresciuto.

Ha rivisto il mare e il mulino spagnolo galleggiare nell’acqua ferma. Un frullato estivo di emozioni creato da panorami mozzafiato, le barche al largo, i profumi, le spiagge, il volo delle gallinelle d’acqua e gli aironi immobili, il sapore della bottarga.

Dopo mesi di lontananza Emiliano Fratini, duttile e concreto centrocampista di venticinque anni, ha ritrovato casa chiudendo una parentesi spalancatasi, improvvisamente, a gennaio.

«Personalmente l’ho considerata inconcepibile – racconta Emiliano – una soluzione amarissima. Tra il settore giovanile e la prima squadra ho trascorso, con infinito orgoglio, dieci anni con la maglia del Grifone. Quindi le vicende societarie hanno portato alla vendita della società con relativo cambio di allenatore. Non mi dimenticherò mai la telefonata con cui mi è stato comunicato che non rientravo nei nuovi piani tecnici. Eravamo in piena quarantena e, visto che con il nuovo tecnico avevo fatto un solo allenamento, mi sono chiesto come sia maturata quella scelta. E me lo domando ancora. In aggiunta quella telefonata mi diceva di cercarmi una nuova sistemazione».

Emiliano Fratini in campo con il Grifone (foto Noemy Lettieri)
Emiliano Fratini in campo con il Grifone (foto Noemy Lettieri)

Emiliano Fratini e la ripartenza dalla serie D

Fratini si ferma. Il tono non è risentito, nemmeno pitturato da venti di rappresaglia. Emiliano riprende a narrare.

«La botta è stata molto sofferta. Come se non bastasse ho scoperto di avere contratto il Covid. Nel frattempo ho firmato per il Campodarsego, piccolissimo paese in provincia di Padova, che milita nel girone C della serie D. E sono partito avvisandomi preventivamente che non sarebbe stato per niente facile. Superato il Covid ho dovuto rifare la visita medico sportiva. Altra tegola in testa perché l’idoneità era legata a ulteriori esami. Non sono stati giorni di felicità. Ho reagito in maniera positiva e del tutto sconosciuta, mi sono ribellato con tutto me stesso ritornando in campo con grande voglia e dedizione. Era tornato il sereno e non c’era spazio per il rancore».

Altra sosta. Questa volta nella fresca oasi dei ricordi piacevoli di Emiliano Fratini.

«Così è iniziato un periodo personalmente gratificante e collettivamente ricco di buoni traguardi. Ho giocato con continuità arrivando a fare 4 reti, ho dato il mio contributo alla squadra avvertendo la necessaria fiducia di tutto l’ambiente, mister Masitto in testa. Siamo arrivati al quinto posto cadendo in semifinale playoff. Una scivolata che non sminuisce un bellissimo campionato».

Facendo una sintesi che esperienza è stata quella appena finita?

«Molto positiva in tutti i sensi. Umanamente sono maturato superando esami non facili. Sono rimasto in piedi nonostante le controversie e i vari ostacoli. Mi piace dire che sono cresciuto. Adesso guardo avanti con maggiore fiducia. Ho delle offerte da valutare con tranquillità, poi deciderò il nuovo percorso. Desidero ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini e i tifosi del Grifone sempre pronti a dimostrami affetto e corrispondenza d’idee».

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