GROSSETO. A 24 anni, con una laurea alla Luiss con 110 e lode in Global Management and Politics, una carriera professionale da cavalcare con la sua determinazione e la freschezza della sua età, avrebbe potuto concentrarsi su se stessa. Invece Viola Lamioni, figlia di Gianni, ha scelto di mettersi in gioco per la sua città.
Così ha deciso di candidarsi, nella lista civica Vivarelli Colonna sindaco: «Mi metto in gioco perché sono convinta – ci dice – che questa Amministrazione abbia ben lavorato. I prossimi cinque anni proseguiremo nel lavoro iniziato».
I giovani sono, ovviamente, al primo punto del suo programma: «Mi candido perché credo che noi giovani abbiamo il compito di prendere in mano la situazione e metterci direttamente in gioco per costruire il nostro futuro. Il nostro futuro è il futuro di Grosseto e non vedo l’ora di mettermi alla prova ed agire per il bene della città».
Anche l’economia è nel cuore di Viola. Le imprese. Messe in ginocchio dalla pandemia e ora davanti alla sfida della ripartenza. «Sono a fianco delle imprese. Mi riconosco nello spirito battagliero di mio padre, nella sua passione e nel suo credere che, anche da privati, si possa operare per il bene pubblico».
Presidente della Fondazione Atlante, si sta spendendo anche per la promozione della cultura. Molti gli incontri organizzati, l’ultimo dei quali la presentazione del libro di Aldo Cazzullo “Il posto degli uomini – Dante in Purgatorio dove andremo tutti”: «Questa città da qualche anno sta crescendo sotto tutti gli aspetti. E serve il contributo di tutti per proseguire in questo percorso».
(committente Viola Lamioni)
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