"El gomito de Dios", nella gara chiave non ci lamentiamo dell'arbitro Skip to content

“El gomito de Dios”, nella gara chiave non ci lamentiamo dell’arbitro

A pochi minuti dal termine della gara con il Terranuova l’arbitro non vede il fallo di mano sulla linea di Carannante
Il fallo di gomito di Carannante sulla linea di porta
Il fallo di gomito di Carannante sulla linea di porta

GROSSETO. Alla fine la salvezza del Grifone è meritata, dopo il caos della gara con il Livorno c’era il rischio, concreto, che la “macchina” complessiva della Lnd decidesse di retrocedere il Grosseto con le buone e con le cattive.

E, in effetti, va detto, qualche arbitraggio pieno di errori e qualche risultato strano ci sono stati.

Pareva che tutto remasse in una sola direzione.

La stampa valdarnese: «Un furto con scasso»

E invece, nella gara decisiva, Stefano Striamo di Salerno, l’arbitro di Grosseto-Terranuova Traiana non ha visto un episodio che, la stampa di parte avversa definisce “furto con scasso”.

QUI l’articolo di Valdarno 24

Mancavano pochi minuti alla fine della partita, quando un tiro destinato in porta viene parato da Carannante, allargando il gomito in modo netto. Sarebbe stato rigore, con conseguente espulsione (chiara occasione da gol). Ma è stato “El gomito de Dios“, come la “mano de Dios” di Maradona che regalò la semifinale all’Argentina nei mondiali del 1986, che poi li vinse. Va detto che in quella partita lo stesso Diego segnò una delle reti più belle di sempre, ma finì 2-1.

Ma, bene per il Grosseto, Striamo non ha visto.

Ora una squadra che domini il campionato

Ora è il momento di ripartire, ma tenendo bene presente una cosa: il Grosseto gioca in serie D, il livello calcistico è basso, molto basso. E gli arbitri sono spesso ragazzi giovani con poca esperienza, dello stesso livello degli altri 22 in campo, tanto per essere chiari.

Per cui costruiamo la prossima stagione tenendo ben presente questa cosa: gli errori ci possono stare, ce ne saranno tanti. E non c’è il Var. Vanno accettati, con eleganza. Il Grifone merita altri palcoscenici.

La dirigenza costruisca una squadra in grado di dominare il campionato, come ha fatto l’Arezzo. E non ci sarà da lamentarsi per un rigore non dato.

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