CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Si è spento nella sua villa a Roccamare, lo scrittore e critico letterario fiorentino Pietro Citati. Aveva 92 anni: in casa con lui c’era la nuora.
Nato a Firenze il 9 febbraio 1930, nella sua lunga riflessione ha spaziato da Omero a Proust, da Leopardi a Goethe, da Manzoni a Kafka e nel 1984 ha vinto il premio Strega con la biografia di Tolstoj. In precedenza, nel 1970, si era aggiudicato anche anche il premio Viareggio con “Goethe” e numerosi altri riconoscimenti in Italia e all’estero.
Citati faceva parte di quel gruppo di scrittori che si erano ritrovati proprio a Roccamare: Italo Calvino e Carlo Fruttero, tutti vicini di casa.
Quando Citati scatenò il caso “parcheggio di San Cerbone” a Massa Marittima
Alla fine degli anni ’90, un suo articolo su La Repubblica, sullo “scempio del parcheggio” sotto al duomo di San Cerbone a Massa Marittima, nell’ex area Molendi, scatenò una polemica sul progetto del Comune, che portò nella città del Balestro l’allora ministra dei Beni culturali Giovanna Melandri, televisioni e stampa nazionale. Il progetto, infine, fu bloccato e l’area Molendi non è mai diventata un parcheggio.
La salma sarà portata a Roma e a organizzare i funerali sarà direttamente la Rai
Le opere più importanti
Fine interprete degli autori al centro della sua riflessione critica, già collaboratore del Giorno e del Corriere della Sera e negli ultimi anni di Repubblica.
Fra le sue opere “Immagini di Alessandro Manzoni: un saggio” (1973); “Alessandro” (1974); “Vita breve di Katherine Mansfield” (1980); “Tolstoj” (1983); “Kafka” (1987);”Ritratti di donne” (1992); “La colomba pugnalata: Proust e la Recherche” (1995);”‘La luce della notte. I grandi miti nella storia del mondo” (1996); “La collina di Brusuglio: ritratto di Manzoni” (1997); “L’armonia del mondo: miti d’oggi'”(1998); “La mente colorata: Ulisse e l’Odissea”(2002); “Israele e l’Islam: le scintille di Dio” (2003); “Pagine stravaganti di Pietro Citati” (2005); “La morte della farfalla: Zelda e Francis Scott Fitzgerald” (2006); “Leopardi” (2010); “Il Don Chisciotte” (2013); “I Vangeli” (2014).
Nel 2006 è uscito un Meridiano Mondadori composto di suoi scritti, ‘La civiltà letteraria europea’, a cura di Paolo Lagazzi, progettato dall’autore stesso ritagliando saggi di varia dimensione e scegliendo libri interi all’interno della sua vastissima produzione.
Il cordoglio di Giani e della sindaca Elena Nappi
Tra i primi a esprimere il cordoglio per la morte di Citati, il presidente della Regione, Eugenio Giani, che ha sempre apprezzato «la sua straordinaria capacità di infondere e raccontare la bellezza e il fascino della lettura. Con lui – conclude – se ne va un intellettuale che ha insegnato che la lettura può essere uno strumento potente di comprensione, di analisi ma soprattutto di vita».
Anche Elena Nappi, sindaca di Castiglione della Pescaia, dove Citati è deceduto, ha espresso il suo cordoglio, quello dell’amministrazione comunale e dei castiglionesi».
Lo scrittore era peraltro un grande amico di Italo Calvino, al quale fece conoscere Castiglione della Pescaia nel 1972, e molto legato anche a Carlo Fruttero con cui condivideva un’intensa collaborazione professionale. Tre importanti menti della Cultura italiana e internazionale che avevano scelto come buen retiro questo territorio.
«Pietro Citati, che è stato anche collaboratore del Giorno, del Corriere della Sera e di Repubblica – sottolinea Nappi – i castiglionesi, quelli meno giovani, lo hanno visto spesso in passato assieme agli amici Calvino e Fruttero nei luoghi che amavano frequentare in paese e a passeggio sulla spiaggia di Roccamare».
«Dei suoi lavori mi affascina la poliedricità con cui si muove attraverso le varie epoche, i generi e gli autori più diversi», conclude Nappi.

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