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Droni e robot: AdF usa la tecnologia per mappare i tubi sottomarini

Ricognizione sulla condotta sottomarina di 4 km che porta in mare ad Ansedonia l’acqua in uscita dal depuratore. Obiettivo, evitare eventuali perdite
La tubazione sottomarina su cui lavora AdF e una veduta della Feniglia da Ansedonia
La tubazione sottomarina su cui lavora AdF e una veduta della Feniglia da Ansedonia

ANSEDONIA. Acquedotto del Fiora, ad Ansedonia, scende in campo con la tecnologia subacquea più all’avanguardia disponibile, per fare una mappatura esatta delle tubazioni di scarico del depuratore di Terrarossa.

Per scongiurare eventuali perdite che portino, di conseguenza, problemi alla balneazione.

Sono una serie di verifiche e approfondimenti che l’azienda, che è subentrata da poche settimane alla gestione precedente, sta effettuando sull’impianto di Terrarossa. In sostanza, alla luce della complessa situazione ereditata, è in corso una puntuale mappatura sia degli impianti che delle tubazioni, persino sottomarine.

Ricognizione sulla condotta sottomarina di 4 km

In questi giorni l’attenzione si concentra anche sulla condotta sottomarina lunga quasi 4 chilometri che porta l’acqua depurata al largo della costa.

Un’attività condivisa anche con le autorità preposte.

Come primo step, pure in virtù del fatto che i primi 300 metri di condotta sono situati sotto la sabbia, viene effettuata una scansione 3d con strumentazione specifica di alto livello (un sistema multibeam ad alta risoluzione con rilievo della colonna d’acqua), che permetterà di individuare eventuali perdite anche molto piccole di liquidi, gas o aria fuoriuscite dal tracciato dalla tubazione.

Successivamente, personale specializzato esterno e tecnici di AdF caleranno in acqua un apposito robot che, teleguidato, effettuerà un’ispezione video di tutta la condotta, dando un quadro completo dello stato della tubazione.

Si tratta di attività che si protrarranno per un periodo di circa sette/dieci giorni, a seconda delle condizioni meteo (in particolare del vento) e del mare: verifiche impegnative sia dal punto di vista logistico che a livello di investimento che garantiscono da un lato la massima sicurezza, dall’altro la possibilità di individuare eventuali criticità non visibili a occhio nudo attraverso strumentazione innovativa di altissima definizione e specializzazione.

Oltre a queste ispezioni sottomarine, verrà eseguito anche un volo con il drone.

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