GROSSETO. Droghe sempre più potenti, in mano ai minorenni. Che non soltanto le spacciano ma che le consumano. È la fotografia scattata laddove le sostanze stupefacenti vengono analizzate. È la fotografia degli specialisti del Lass dei carabinieri di Grosseto, il laboratorio di analisi che ogni anno ha il compito di controllare le 15.000 dosi circa sequestrate da tutte le forze dell’ordine delle province di Grosseto, Siena e Livorno.
Importante presidio contro lo spaccio, è qui che vengono analizzate le sostanze sequestrate, con un trend in aumento rispetto agli anni precedenti.
Droghe sequestrate a minorenni
Il numero dei sequestri e dei reperti è aumentato notevolmente negli ultimi anni, e questo è un chiaro indicatore della crescente diffusione delle sostanze stupefacenti nelle tre province, soprattutto tra i giovanissimi. Un allarme questo, che richiede un’attenzione particolare, poiché l’abuso di sostanze può avere conseguenze devastanti sulla salute e sul futuro dei giovani.

Un fenomeno, questo, che ha portato sempre più spesso il personale del laboratorio dei carabinieri di Grosseto, a collaborare con la procura dei minori. Perché i ragazzini che hanno meno di 18 anni, sono sia consumatori che spacciatori. E non si tratta solo di una canna ogni tanto, sebbene, stando ai dati del Lass, l’effetto psicotropo anche delle droghe leggere è quadruplicato negli ultimi due decenni. Ma anche di droghe pesanti. Di cocaina, spessissimo, di ecstasy e allucinogeni.
Nuove sostanze e nuove sfide
Il laboratorio di Grosseto ha rilevato un aumento significativo della presenza di nuove sostanze sintetiche, che rappresentano una sfida sempre più grande per le forze dell’ordine e per i laboratori di analisi. Queste sostanze sono spesso progettate per aggirare le leggi e possono avere effetti imprevedibili sulla salute.

«Un esempio sono i cannabinoidi sintetici – spiega il luogotenente Antonio Gaita, operatore chimico – biologico dell’Arma – che si trovano anche in formato liquido e che vengono spruzzate, ad esempio, per aumentare gli effetti della cannabis light. I ragazzi, anche giovanissimi, oggi hanno accesso a tante sostanze diverse, che possono avere effetti devastanti». Katamina, Lsd, cocaina, eroina, mdma. «Droghe che vengono spacciate con nomi diversi – spiega – ma che derivano sempre dalle stesse molecole».
Grazie al gas cromatografo, lo speciale macchinario in dotazione al laboratorio, i militari dell’Arma di Grosseto sono in grado di definire di quale tipo di sostanza si tratti e anche quanto sia potente la droga analizzata.
Dal pizzicagnolo della droga
È un vero e proprio supermercato della droga, quello che si trova nelle piazze delle città italiane, Grosseto inclusa. Un supermercato dove si può trovare di tutto. «Cambiano i nomi – spiega il luogotenente Gaita – ma le sostanze rimangono le stesse. Che si chiamino shaboo o Ice poco cambia, sempre di metamfetamina si tratta, ad esempio».
Le forze dell’ordine, durante i servizi antidroga – al Lass dei carabinieri di Grosseto arrivano in media 15.000 dosi all’anno da analizzare – sequestrano di tutto. «Per fortuna nelle tre province che portano le sostanze qui da noi – sottolinea il luogotenente – non sono mai state sequestrate dosi di Fentanyl, potente analgesico che viene utilizzato per sballare».
Cento chiamate di emergenza al giorno alla centrale operativa
Basta fare pochi passi e salire due piani di scale che, dal cortile della caserma Canzanelli di piazza Lamarmora, si raggiunge la centrale operativa dei carabinieri.

Un lungo bancone con 4 postazioni, 8 linee telefoniche e monitor per controllare tutte le segnalazioni. È qui che arrivano le chiamate dirottate dal Numero unico per le emergenze 112, la cui centrale si trova a Firenze. «Ogni giorno riceviamo un centinaio di segnalazioni – spiega il luogotenente Luigi Martone, capo della centrale – Segnalazioni che vengono smistate dal Nue e per le quali noi creiamo delle schede con tutti i dati ricevuti».
Alla centrale viene infatti segnalato il tipo di segnalazione per il quale è richiesto l’intervento dei carabinieri, i dati del richiedente e anche la posizione. «Tutto quello che raccogliamo finisce in una scheda – dice – che poi viene conservata perché potrebbe servire in seguito per eventuali querele. Nei casi in cui sia necessario, inviamo una pattuglia sul posto, altrimenti gestiamo le telefonate direttamente al telefono».
24 ore su 24 al servizio dei cittadini
Alla centrale operativa dei carabinieri ci sono due militari in servizio che garantisco una copertura h 24. «Qui svolgiamo anche il servizio di controllo dei braccialetti elettronici – aggiunge Martone – In questo caso l’allarme non ci arriva attraverso il 112 ma con un sistema di triplice allarme: al telefono, sul pc e via Pec. E l’intervento, deve essere immediato».

Un centinaio di segnalazioni al giorno, sono quelle che arrivano alla centrale del 118. Dagli ostacoli sulla strada alle liti sentite dai vicini. «Poi ci sono le risse, le segnalazioni per i disagi legati alla movida notturna – aggiunge il coordinatore della centrale operativa dei carabinieri – e i codici rossi, che sono tanti. E che sono quelli che richiedono la nostra massima attenzione e la maggiore velocità d’intervento».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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