Più di 39mila persone accolte in caserma e 190 arresti, l'Arma festeggia 211 anni | MaremmaOggi Skip to content

Più di 39mila persone accolte in caserma e 190 arresti, l’Arma festeggia 211 anni

Un anno di grandi numeri per i carabinieri di Grosseto: encomi ai reparti investigativo e radiomobile. Il comandante Arena: «Gloriamoci di un servizio che offre occasioni di valore straordinarie»
Alcune immagini della festa dei carabinieri

GROSSETO. Quasi 40mila persone, accolte per i più disparati motivi dalle stazioni dei carabinieri, sparse sul territorio. 27.198 pattuglie, con una media di 74 servizi al giorno, 190 persone arrestate e 1991 denunciate. Più di 7mila denunce raccolte su 9mila reati commessi in tutta la provincia. E un’attitudine all’ascolto che è stata dimostrata ogni giorno, da tutti i reparti in servizio.

Sono i numeri snocciolati dal comandante provinciale Sebastiano Arena, che giovedì 5 giugno ha aperto le porte della caserma Canzanelli per festeggiare i 211 anni di fondazione dell’Arma. 

Un appuntamento al quale hanno partecipato tutti i rappresentati delle istituzioni: dalla prefetta Paola Berardino, alla procuratrice capo Maria Navarro, insieme ad alcuni magistrati, il questore Claudio Ciccimarra, i comandanti della guardia di finanza Nicola Piccinni, della capitaneria di porto Francesco Balsamo, della polizia municipale di Grosseto Alessio Pasquini. Il vescovo, Bernardino Giordano, i parlamentari Simona Petrucci, Marco Simiani e Fabrizio Rossi, i sindaci e gli assessori arrivati da tutta la provincia, gli ospiti e alle associazioni combattentistiche e d’arma. 

Dai carabinieri per ricevere consigli

Denunce, incombenze di carattere amministrativo ma anche solo dare consigli: le stazioni dei carabinieri sparse sul territorio provinciale, sono quelle che prima di ogni altro presidio si trovano al fianco dei cittadini.

Per ascoltare i loro timori, i loro dolori, le loro insofferenze. «Siamo intervenuti per comporre bonariamente dissidi, talvolta anche famigliari – ha detto il comandante provinciale Sebastiano Arena – le stazioni dei carabinieri sono anche questo, sono presidi dove si concretizza la nostra vocazione alla vicinanza ai cittadini, svolgendo un’insostituibile e attualissima funzione di rassicurazione sociale».

Grazie al lavoro di vicinanza tra i militari delle stazioni e i cittadini, i carabinieri diventano interpreti e difensori della coesione sociale, «oggi fortemente minacciata dall’isolamento tecnologico – dice Arena – e dalla postura nichilista a cui è spesso associata l’idea di contemporaneità». 

Un omicidio risolto grazie al lavoro di squadra

Ordine pubblico, gestito insieme al personale della questura e della guardia di finanza, ma anche tanta prevenzione, grazie alle oltre 27mila pattuglie, con una media di 74 servizi al giorno sparse sul territorio. Ma anche contrasto alla criminalità, con 190 persone arrestate e 1991 denunciate, sia in flagranza che nell’ambito di attività investigative. Come l’omicidio del corriere Nicolas Matias Del Rio.

Un risultato, quello ottenuto dai carabinieri, che è arrivato grazie alla perfetta collaborazione con la procuratrice capo di Grosseto Maria Navarro, che ha lavorato con «equilibrio, ponderatezza e tempismo – dice ancora Arena –  coordinando anche la premurosa e competente azione di tutti i magistrati del suo ufficio, orienta e sorregge l’azione della polizia giudiziaria».

Proprio per la soluzione del caso del corriere scomparso, sono stati consegnati al comandante e ai militari del nucleo investigativo e ai colleghi della Procura gli encomi del comandante dei carabinieri della Legione Toscana. Encomi anche per i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Orbetello che lo scorso novembre hanno arrestato un uomo che in provincia di Parma aveva ucciso la moglie. Poi era scappato a Porto Ercole, dove lo hanno trovato i militari del norm.

Cittadini in prima linea

Sempre in tema di repressione dei reati il comandante provinciale dei carabinieri ha ricordato «il determinante contributo che, in molti casi – spiega –  è derivato dalla collaborazione dei cittadini, con segnalazioni al “112”, alle stazioni carabinieri o anche veicolate da associazioni di categoria: segno tangibile che la gente di Maremma partecipa fattivamente, e con dignità di piena cittadinanza, alla promozione della sicurezza. E al riguardo, il mio più sincero ringraziamento va a sua eccellenza la prefetta Paola Berardino, per la guida autorevole che assicura alle forze di polizia e per l’autentico confronto a cui ha abituato questa provincia: un confronto che alimenta il rapporto di fiducia tra popolazione e forze dell’ordine, consentendo un esercizio delle funzioni di polizia più democratico e sintonico con le esigenze della comunità». 

Tutela dell’ambiente, più di 600 gli illeciti scoperti

Sicurezza, che non può prescindere dalla tutela dell’ambiente, soprattutto in una provincia come quella di Grosseto. Della tutela dell’ambiente si occupa il Gruppo carabinieri forestale di Grosseto che, al comando della tenente colonnello Marta Ciampelli, con i suoi 10 nuclei, dislocati in altrettanti comuni della provincia,  ha effettuato più di 8.100 sopralluoghi, accertando oltre 600 illeciti amministrativi, denunciando 148 persone, sequestrando 7 siti di smaltimento illecito di rifiuti speciali (anche pericolosi) e staccando verbali per oltre mezzo milione di euro.

«Importante, anche, è stato l’impegno profuso dalla specialità sul piano della educazione ambientale, grazie all’attività svolta dal reparto carabinieri biodiversità di Follonica – dice ancora Sebastiano Arena – al comando del colonnello Giovanni Quilghini, che gestisce sei riserve naturali statali, garantendo la conservazione di specie floreali e faunistiche protette, come il cavallo di razza maremmana».

 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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